1. Surfin' - 7


    Data: 26/05/2023, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    “Ciao, non dormi neanche tu?”. E' una voce maschile alle mie spalle, e con una pronuncia inglese più ortodossa di quella di Gretchen. Mi volto ed eccolo lì. E’ il ragazzo con il quale, proprio ieri sera durante il piccolo aperitivo qui sul terrazzo, ho flirtato in modo clandestino e silenzioso. Un gioco di sguardi via via più lunghi, insistiti, espliciti. Mi sono piaciuti sin da subito i suoi occhi, il suo modo di guardarmi. Non troppo macho, non troppo piacione. Ironico, a tratti, sornione. Anche un po’ sfrontato. E una barbetta davvero molto sexy. Uno con cui mi sarebbe davvero piaciuto passare il capodanno, stordimento compreso.
    
    Gli sorrido. Mi stringo nelle spalle come a dirgli “beh, lo vedi da solo”. Faccio il gesto di offrirgli una sigaretta prima di accendermene una. Fa cenno di no con la testa ma ricambia il sorriso. E’ seduto su una sedia di legno bianco, con il telefono in mano, display spento. Devo avvicinarmi un po’, se vogliamo continuare a parlare a bassa voce.
    
    Erik, danese di Copenaghen, trentun anni. L'unica cosa che sapevo di lui, prima di adesso, è che è qui con la fidanzata. E' per questo che il flirt non era andato avanti. Ma, come dire, finché era durato aveva funzionato. Non è stato lui a coglierne i frutti, d’accordo, ma mi sarebbe piaciuto. Poi però è andata in tutt'altro modo - e nemmeno tanto male, da un certo punto di vista - ora è inutile rimuginarci sopra. In fondo non era molto più di un gioco.
    
    Una cosa tuttavia la invidio alla sua ...
    ... ragazza. E no, non è il fatto che Erik sia un bel manzo e nemmeno che ci si possa divertire ogni volta che le tira. In questo momento le invidio il fatto che la mattina si svegli con qualcuno nel letto. Strano, lo ammetto. Sono una che quando tutto è detto e fatto preferisce squagliarsi, oppure sono quella che resto-a-dormire-solo-perché-domattina-ci-diamo-da-fare-ancora. Non sono esattamente la tipa da coccole, ecco. Forse l'unico per cui lo sono stata è Tommy, ma mi sembra passato un secolo. Però è come se quella vaga sensazione di solitudine che mi aveva attanagliata la scorsa notte per qualche istante si rifacesse sotto. Lo so, lo so, ogni tanto mi piglia e poi passa. Intanto però mi ha pigliata e vorrei essere altrove. Non è che non stia bene qui, non è che mi sono pentita di essere partita con Gretchen, no. E poi ho conosciuto Veronica e sono molto contenta di questo. Ma mi sento lo stesso un po' spaesata, come se mi chiedessi cosa ci faccio io qui. Magari domani andrà meglio, me lo dico sempre quando capitano momenti così.
    
    Il primo dell'anno è un giorno che non mi ha mai fatta impazzire. Troppo after e, in genere, anche un po' troppa noia. Ho dormito fino a un'ora vergognosa, metà pomeriggio. Quando mi sono svegliata ero sola, Gretchen era andata a farsi un giro, si è ripresentata giusto in tempo per la cena. Abbiamo evitato il risto-bar di Veronica, su mia richiesta: l'avevo lasciata raggiante per aver visto Felipe ma, dopo che Gretchen mi aveva confessato quello che ...
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