1. Surfin' - 7


    Data: 26/05/2023, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... arrivarci da sola. "Beh... spit roast...". Siamo scoppiate a ridere, la sua vena esibizionistica era finalmente saltata fuori.
    
    Le ho detto che sarei passata a salutare Veronica, lei aveva sonno ed è filata subito all'ostello, in camera. Dormiva quando sono rientrata. Mi sono messa a letto pure io, ma sono rimasta a lungo senza prendere sonno pensando a Veronica. L'avevo trovata leggera leggera e la ragione era molto semplice: aveva finalmente combinato con Felipe per la sua sera di libertà. Ero contenta per lei, ma confesso che, una volta sotto le coperte, non pensavo soltanto a questo. Sin dal primo momento in cui l'ho vista, qualcosa mi ha detto che Veronica deve essere molto passionale. Mi sarebbe piaciuto scoprirla, quella passionalità, devo dire che invidiavo molto Felipe. Il lato un po' malinconico di questi pensieri è che almeno lei ha una prospettiva davanti, giusta o sbagliata che sia, e questo rende le cose se non altro più emozionanti. Almeno ci fosse Debbie, ho pensato per l'ennesima volta. Sarei dovuta andare ad Amsterdam. Invece mi trovo qui a condividere la stanza con questa simpatica australiana fuori di testa.
    
    E' chiaro che con questi pensieri che mi affollavano la mente la mia masturbazione fosse poco più che un languido intrattenimento. Mi ci sono trovata quasi senza accorgermene, con una mano tra le gambe e l'altra sul seno, e sono andata avanti lentamente. Chiudendo gli occhi e lasciando che mi scorresse davanti una intera galleria di immagini, a ...
    ... volte erotiche e a volte tenere. Come se qualcuno avesse montato insieme un film porno e una commedia sentimentale. Debbie, Veronica, Felipe, Lapo la stessa Gretchen. Avevo le dita impiastricciate di me, ma a un certo punto ho capito che non sarei arrivata in fondo. E che non sarei riuscita a prendere sonno tanto presto. Mi sono messa una felpa lunga a sufficienza per coprirmi, ho preso pacchetto e accendino per andare a fumarmi una sigaretta. Ne avevo messo in conto anche due, se il freddo me l'avesse consentito. La nostra camera da questo punto di vista è comoda, è una delle tre che ha anche una porta finestra che dà direttamente sul terrazzo. L'ho aperta badando a non fare rumore e sono uscita.
    
    E' lì che ho incontrato Erik, è lì che mi ha chiesto se anche io non riuscivo a dormire ed è sempre lì che abbiamo iniziato a parlare.
    
    Ora siamo qui, con lui che mi dice che è danese e io che gli rispondo che conosco una ragazza di Copenaghen che sta con un mio amico. A differenza di ieri sera, quando non ci siamo detti una parola, chiacchieriamo, ci scambiamo banalità. Esattamente come ieri sera, invece, ci fissiamo a lungo negli occhi. Sposto lo sguardo solo un attimo sulle sue spalle, a guardarlo dall'alto in basso e in modo così ravvicinato mi sembrano impressionanti. Per un momento penso chissà cosa sarebbe potuto succedere. Forse niente o forse tutto, vallo a sapere. Forse il gioco era eccitante proprio perché clandestino. Forse avrei ugualmente soddisfatto con altri la ...
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