1. Mio suocero – 2° Il Dottor Paolo


    Data: 16/05/2023, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... testa e mi forzai di sorridere: «Ciao Stefano, ciao Gregorio» Erano due miei colleghi dell’ufficio spedizioni; Stefano era un pacioso ragioniere occhialuto piccolino grasso e pelato, oltre i cinquanta, mentre Gregorio era sui trenta, un appassionato sportivo con un fisico scolpito e l’aria da sciupafemmine; mentre il primo non si sarebbe accorto neanche che ero completamente nuda ed avevo tinto i capelli di verdefluo, l’altro sembrava un cane da caccia, sempre ad annusare ed esplorare in giro, in cerca di qualunque cosa lui potesse decidere gli potesse interessare.
    
    Estrassi il bicchierino dalla macchinetta e, scostandomi come facendo un passo di una complicata danza, lasciai la macchinetta a loro e mi incamminai verso la mia stanza, sorseggiando con cautela la bevanda bollente. «Hei, bellissima! Non sai che le macchinette son state messe nei corridoi dei posti di lavoro perché la gente potesse anche fare due chiacchiere, mentre si beve rilassata il caffè?
    
    Vieni qui e parla con noi dai! Siamo due gentiluomini e -giuro!- se Stefano provasse a saltarti addosso, lo tratterrei con tutte le mie forze!»
    
    La scena era così improbabile che mi voltai, ridacchiando, mentre lui mi guardava trionfante e il ragioniere si guardava in giro, come cercando di capire quello che aveva pur udito. Gregorio alzò il suo bicchierino sorridendo, come per un silenzioso brindisi e -cercando di rilassarmi- sorrisi di rimando e feci lo stesso gesto, tornando verso di loro.
    
    Cercavo di fare ...
    ... passetti, piegando solo le ginocchia per non correre il rischio che la gonna… sventolasse, mostrando i miei nudi misteri, ma Gregorio mi aveva già scansionato dalla punta dei capelli alle suole e mi guardava con un’esressione divertita.. o meglio: guardava sia me che i due bottoni slacciati, alternativamente.
    
    Però fu gentiluomo: non disse nulla dela mia mise, ma fece solo le sue solite battute da playboy e raccontò una piccola breve cosa buffa che gli era successa il giorno prima. Poi decidemmo che il nostro piccolo intervallo era durato abbastanza e ci dirigemmo ai nostri uffici. Una parte di me era quasi delusa da Gregorio: a quel punto, siccome aveva sicuramente visto la gonna slacciata, mi aspettavo che dicesse, facesse qualcosa e -mi rendevo conto- la mia cosina si era inaspettatamente inumidita.
    
    E lui, niente! Se n’è restato lì con quell’aria sua solita beffarda a dire sciocchezze con quell’altro e, a parte la… scansione all’inizio, mi ha bellamente ignorata! All’ora di pranzo non avevo voglia di andare alla trattoria convenzionata e così mi presi dei tramezzini e una coca al distributore automatico. Gli unici contatti coi colleghi, li ebbi via telefono e con la chat aziendale e presi il caffè di metà pomeriggio alla macchinetta, incontrando Stefania, l’altera segretaria del cavalier Rossi, il proprietario dell’azienda: mi scrutò dall’alto in basso e mi lasciò con un’espressione schifata.
    
    Alla fine del mio orario di lavoro, attraversai il piazzale di buon passo, con ...