1. Mio suocero – 2° Il Dottor Paolo


    Data: 16/05/2023, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    Ero sfinita; appagata come mai prima in vita mia, ma sfinita.
    
    Lui si sfilò da dentro me e come lo fece sentii ruscellare secrezioni lungo la coscia… Oddio, avevamo deciso, con Marco, che era inutile usare precauzioni anticoncezionali e adesso…
    
    Ma no, mi erano finite da poco: nessun pericolo!
    
    Mi tirò giù a forza dal tavolo e mi fece accucciare: «Mica pretenderai che me lo metta nei pantaloni così sporco, vero?»
    
    Lo guardai: era mezzo mollo, con striature consistenti bianche e luccicante di umidore.
    
    Mi afferrò per il naso e mi strinse le narici: per non soffocare, dovetti aprire la bocca e lui me la riempì col suo aff… ehm, cazzone.
    
    «Dai: succhia, lecca, puliscilo per bene!»
    
    Ed io, ormai senza più volontà, eseguii l’ordine, leccando e succhiando e cercando di non pensare alle parti più dense che ingoiavo.
    
    Alla fine mi spinse via in malo modo e si risistemò: «A che ora arriva, il cazzetto che hai sposato?» chiese, dando un’occhiata distratta al suo orologio.
    
    «Stasera non rientra: è fuori città per lavoro…» «Beh, meglio per te: almeno non dovrai fare confronti disastrosi a distanza di poche ore…» Ghignò, cattivo «Quindi stasera sei tutta sola, nel vostro lettone?» Annuii e senza forse averlo neanche davvero voluto, dissi: «Sì, per ancora quattro giorni… Vuole fermarsi a dormire qui?»
    
    Lui rise, acre: «Dormire solo o anche chiavarti ancora come una troia, facendoti godere come non hai mai immaginato di poter godere prima? -Arrossii e abbassai lo ...
    ... sguardo sui miei piedi- Ti piacerebbe eh, troietta?»
    
    Annuii, rossa in volto, ma con la topina già di nuovo in ebollizione.
    
    «Non ho capito… Dillo! Ma dillo bene!»
    
    Ormai ero oltre la dignità, l’avevo lasciata ben dietro di me: «Mi avrebbe fatto piacere che lei… si fosse fermato a dormire… e non solo… qui da me, per… per potermi chiavare ancora a suo piacimento…»
    
    Rise, aspro: «Brava, vedi che impari?
    
    Adesso voglio ispezionarti, da bravo veterinario…» Annuii, assecondandolo
    
    «In vita mia, non ho mai ispezionato una bestia vestita: cosa aspetti???»
    
    Mi vergognai di non averci pensato da sola e mi sbrigai a togliermi i pochi capi di abbigliamento che, interi o lacerati da lui, avevo ancora addosso.
    
    Mi fece stare in piedi, braccia lungo i fianchi, facendomi allargare un po’ i piedi con piccoli calcetti alle caviglie e poi mi guardò, palpò, soppesò; mi fece domande sulla mia salute, le funzioni biologiche e mi fece aprire la bocca e la controllò e così anche la topina e mi disse di allargarmi bene “il culo” in modo da potermi sondare il buchetto.
    
    Alla fine, andò in bagno e sentii scorrere a lungo l’acqua; tornò allacciandosi i polsini: evidentemente si era lavato le mani dopo avermi soppesata e frugata ovunque.
    
    Mi guardò con una strana espressione ed andò a sedersi sul divano; io anche feci la mossa per andarmi a sedere sulla poltrona accanto, ma «Ferma!»
    
    Mi bloccai dov’ero.
    
    «Mettiti dritta, ma resta in piedi. Dunque, direi che ti è piaciuto come ti ho ...
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