L'amico di mio marito - 2
Data: 15/05/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Handrea, Fonte: EroticiRacconti
... a protendersi verso di lui, per potermi baciare.
Quindi, riprese a penetrami l'ano, mettendoci questa volta ben tre dita!
Ormai gridavo e gemevo a tutto spiano, la mia mente era nascosta in un angolino buio della mia testa e non mi accorgevo neanche di rispondere alle sue sconce domande che vertevano sempre sul mio scopare da puttana, sulla mia facilità a darla a chiunque, su come fossi così porca da accettare di essere sbattuta dal migliore amico di suo marito. Mi indusse anche a elogiare il suo cazzo, a farmi dire che mi piaceva molto più di quello di mio marito, cosa che veramente, in quell'istante, dicevo con convinzione.
A seguito della doppia penetrazione venni nuovamente, mentre Rodolfo mi comunicava che adesso era la volta del culetto.
Ebbi paura questa volta e mi ribellai: non potevo dargli anche il culo, quello era solo di mio marito, l'unico che lo avesse mai profanato!
Ma anche questa volta persi la battaglia, ritrovandomi di lì a poco con le gambe per aria ad artigliare il nulla, mentre Rodolfo, le mani poggiate sul divano ai lati del mio bacino, spingeva e sbuffava come un mantice cercando di far entrare la sua grossa cappella nel mio buchetto poco dilatato.
Agonizzando, sentii la mia voce urlare allo spasimo mentre la colonna di carne penetrava in me, con le gambe che si agitavano freneticamente come le zampette di una rana, il culo schiacciato contro il bordo del divano e la testa piegata in maniera dolorosa sotto i cuscini di raso, i ...
... capelli sparsi a farmi da sipario su di un viso stravolto, metà sofferente, l'altra metà bramosa.
"Cristo, mi sta inculando...!" pensai quando sentii la fine del suo membro e le palle ballonzolanti sotto di me. A quel punto Rodolfo cominciò a scoparmi con forza, aiutandosi con le mani, facendo commenti sul mio buchetto troppo stretto che gli segava il cazzo e di come sarebbe stato allargato alla fine della penetrazione. Quindi, sempre muovendosi in me, mi chiese chi mi avesse inculato in passato, se solo il marito o altri, e se fossero stati bravi come lui o dotati come lui.
Io rispondevo di no a tutto, ma la cosa lo spronava ancora di più a muoversi e io, ormai, mi sentivo tutta lacerata.
Come Dio volle, anche l'inculata finì nell'attimo in cui Rodolfo, non riuscendosi a trattenere, cominciò a scuotersi e a eiaculare dentro il mio sfintere.
E mi ritrovai libera dal suo peso.
Mi rivestii in silenzio, mentre lui andava in bagno a lavarsi l'uccello. Quando uscì mi baciò sulla bocca, schiaffeggiandomi i glutei per farmela aprire. Lo baciai per paura e per piacere, mentre mi sentivo il culo in fiamme in maniera quasi insopportabile. Per tutto il tempo del bacio Rodolfo non smise un secondo di accarezzarmi le tette, godendo del mio improvviso eccitarmi nonostante la prolungata scopata fatta.
Rimasi in quella casa per altri quindici minuti, il tempo per andare in bagno e rivestirmi, poi scappai via come si dà alla fuga una torma di scimmie minacciate da un serpente, con ...