1. L'amico di mio marito - 2


    Data: 15/05/2023, Categorie: Tradimenti Autore: Handrea, Fonte: EroticiRacconti

    Dopo la serata di sesso con Rodolfo avevo deciso che non ci sarebbe stato alcun seguito a quel sciagurato incontro. Ero stata molto male emotivamente, avevo fatto una cazzata e me ne pentivo amaramente: mio marito non meritava quel tradimento perché era sempre stato buono con me, un marito esemplare. E io l'avevo tradito col suo migliore amico perché non ero riuscita a impormi, a dir di no quando s'era presentata l'occasione. Ma che razza di donna ero? Anzi, che razza di moglie?
    
    Mi ci volle un po' per riuscire a dimenticare e ritornare a guardare in faccia mio marito senza sentirmi scoperta per quel che avevo fatto. Per un po', quando facevamo l'amore, non riuscivo a donarmi completamente, perché mi balenava nella mente Rodolfo e quel che mi aveva fatto. E qualunque cosa mi facesse mio marito, non riusciva a essere così intensa come quello che mi aveva fatto provare quello stronzo in quell'oretta scarsa in cui mi aveva preso. E, come conseguenza, finivo col perdere il filo, non riuscivo a venire spontaneamente e, per non suscitare dubbie domande in mio marito, ero quasi sempre costretta a fingere un orgasmo che non veniva.
    
    Una volta mi sono pure masturbata da sola, per provare a me stessa che riuscivo ancora a essere normale nella mia sessualità, riuscendoci però solo dopo che ebbi sovrapposto all'immagine di mio marito quella di Rodolfo e del suo sesso potente.
    
    Esteriormente però non davo alcun segno di turbamento o fragilità: andavo al lavoro ogni mattina dopo aver ...
    ... accompagnato la figlia a scuola, ritornavo a prendere la figlia per accompagnarla da mia madre, riandavo al lavoro e, verso le 19.00 prendevo la via di casa dove già trovavo mio marito e nostra figlia intenti a preparare il tavolo per la cena. Vita tranquilla, senza scosse. Facevo sesso a notti alterne, salvo il periodo del ciclo, con un fuori programma la domenica mattina prima che si alzasse nostra figlia.
    
    Nessuno aveva mai saputo niente, nemmeno Clelia, la mia collega e amica del cuore che soleva punzecchiarmi sul fatto che fossi così attraente ma, al contempo, distratta da non accorgermi di come mi venissero dietro gli uomini. Se avesse saputo.......
    
    Rodolfo tentò diverse volte di sentirmi, poi fu costretto a partire per lavoro. La sua ragazza, Gisella, mi chiamò alcune volte per uscire con lei, cosa che feci raramente, anche perché in una di queste uscite il discorso cadde su di lui, riaccendendo in me pensieri che non volevo più avere. Specialmente quando Gisella mi confidò il sospetto che Rodolfo avesse un'altra donna in mente, visto che quando facevano l'amore era fortemente distratto e continuava a lamentarsi delle sue tette, che riteneva troppo piccole. Ma già, io sapevo il perché di questa sua lamentela, visto che di me adora proprio il mio enorme seno, come mi ha sempre confessato candidamente in più di una occasione.
    
    Da lui ricevetti un paio di sms mentre era in crociera, messaggi che dicevano sempre una cosa: "Ti penso. Ti voglio ancora". Li cancellavo ...
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