1. L'amico di mio marito - 2


    Data: 15/05/2023, Categorie: Tradimenti Autore: Handrea, Fonte: EroticiRacconti

    ... subito dopo averli letti, senza mai rispondergli, nella speranza che capisse e che decidesse, finalmente, di lasciarmi in pace.
    
    Ma come si fa a far cambiare idea a un uomo quando si fissa? L'avrei scoperto, a mie spese, di lì a poco.
    
    Era passata da poco l'estate, da qualche giorno eravamo entrati ufficialmente nella stagione autunnale quando, improvvisamente, una mattina chi mi vedo spuntare Rodolfo, col suo fare scanzonato e il suo sorriso strafottente, davanti al portone della clinica.
    
    Inutile dire che mi balzò il cuore in petto e feci fatica a trattenermi per non trasalire alla sua vista. So però che il rossore sul mio viso si fece evidente tanto che lui, scherzando, lodò il mio colorito abbronzato, io che non mi abbronzo nemmeno se mi mettono per cinque ore di fila sotto una lampada a raggi ultravioletti!
    
    Dopo i primi convenevoli, alquanto formali visto che non eravamo soli, Rodolfo mi parlò del suo navigare estivo, chiedendomi come fosse trascorsa l'estate per me e, abbassando la voce, se lo avessi pensato.
    
    Io tagliai corto, dirottando il discorso su argomenti più banali, mentre Clelia, incuriosita, non ci mollava di vista nemmeno per un secondo.
    
    Riuscii a sganciarmi con la scusa del lavoro, anche se dovetti promettergli che mi sarei fatta sentire. Poi dovetti sopportare il fuoco di fila delle domande di Clelia, cui non pareva vero di spettegolare con me su quell'aitante giovanotto che pareva uscito dalle pagine di un fotoromanzo rosa.
    
    Quella sera ...
    ... fu la volta del marito annunciarmi di aver sentito Rodolfo (il bastardo aveva chiamato anche lui!), scherzando sulle ipotetiche conquiste che, probabilmente, aveva fatto in crociera. Gli risposi bruscamente che non era affare nostro spettegolare su quel che poteva o non poteva aver fatto, cosa che lo lasciò un po' di stucco per la veemenza con cui avevo proferito quelle parole. Finì che litigammo e quella sera, per colpa di Rodolfo, mio marito andò in bianco.
    
    Due giorni dopo Rodolfo mi telefonò al lavoro e mi chiese, senza giri di parole, se quel pomeriggio ci potevamo vedere. Presi tempo perché non volevo dargli subito una risposta negativa, ma lui, con fare autoritario zittì le mie scuse con una frase misteriosa: "Ti conviene venire perché ho qualcosa per te che su per certo possa interessarti".
    
    Ero incazzata nera: ma come si permetteva? Per chi mi aveva preso? Per una delle sue puttane?
    
    La tentazione di mandarlo al diavolo era forte, ma poi decisi che vedere cos'avesse da mostrami non avrebbe pregiudicato nulla e, pertanto, mi organizzai per passare da lui nelle prime ore del pomeriggio, ore in cui sapevo che il marito non mi avrebbe cercato.
    
    Dopo aver inventato una scusa con Clelia, verso le 15.00 suonai al campanello di Rodolfo.
    
    Il satiro mi accolse con un ampio sorriso e, appena entrata, mi abbracciò con trasporto. Riuscì anche a strapparmi un mezzo bacio prima che, allontanandolo bruscamente, gli dicessi di smetterla e di mostrami cos'avesse di tanto ...
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