1. Chi l’avrebbe mai detto….


    Data: 27/07/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Lesbo Autore: Anna68, Fonte: RaccontiMilu

    ... alle mie carezze, alzai gli occhi e la vidi dimenarsi sul letto, le mani strette sui seni. Ad un certo punto mi concentrai sulla clito, pensai a quando facevo un pompino a mio marito, e cercai di fare qualcosa di simile, prendendoglielo tra le labbra. Lei rispose con un urlo di godimento.
    
    -Siiiii, siii dai….continua, riuscì a dire tra un gemito e l’altro.
    
    Non ci mise molto a venire. Disse che ero stato bravissima, mi baciò con trasporto. Era fatta, avevo realizzato il mio sogno, avevo fatto l’amore con una donna. Restammo ancora a letto, nude, per un po’, ad accarezzarci dolcemente e scambiarci piccole effusioni. Mi teneva a sé, in quella stretta mi sentivo coccolata e protetta. Era dolcissima, femminile. Mi ritrovai a giocare col dito sul suo capezzolo marrone, che spuntava enorme, orgoglioso. Un solletico che presto iniziò ad eccitarla, me ne accorsi dal mutamento dell’espressione del suo viso. A me piaceva tanto, quel gioco. Glielo succhiai prima dolcemente, poi con sempre più bramosia e avidità. Passai all’altro, mentre lei si abbandonava. Allungai la mano verso le cosce e la sua vulva, era di nuovo bagnata. Continuai a carezzarla, la mano le entrò dentro, strappandole un mezzo grido. Muovevo la mano dentro e fuori, affondando dentro di lei. Io godevo solo nel vedere quella donna affascinante godere. Non reprimeva le sue emozioni, le viveva pienamente. Era come nelle mie mille fantasie. Poi esplose di nuovo in un orgasmo deflagrante.
    
    Ritrassi la mano umida dei ...
    ... suoi umori. Avrei voluto di nuovo godere delle sue attenzioni, ma si era fatto tardi, a casa mi aspettavano. Ci salutammo, con un bacio speciale, a tutta lingua: io sentii ancora il calore del suo corpo premuto contro il mio, a darmi un fremito.
    
    Il mood che provai quella sera, a casa, era contrastante. Era stato splendido, ma adesso? Cosa avrei fatto? Cosa sarebbe stato di me? Di sicuro, niente sarebbe più stato come prima. Non mi sentivo colpevole verso mio marito, ma un po’ puttana e perversa dentro sì. Prima di andare a letto, ricevetti un sms di Claudia: “Ciao amore, grazie per oggi. Sei stata magnifica. A domani mattina”.
    
    Sì, perché avevamo ancora un’altra mattinata da passare insieme, prima che ripartisse, nel primo pomeriggio, alla volta di Roma.
    
    Andai a trovarla nella sua stanza di albergo, di mattina presto. Era ancora in vestaglia, faceva colazione. Aveva uno sguardo come al solito affabile, ma anche un po’ circospetto. Sicuramente voleva capire il mio stato d’animo, se mi ero pentita o meno. Scambiammo qualche battuta, ridemmo un po’, poi lei maliziosamente aprì la sua vestaglia, mostrandomi il suo corpo nudo. Alla luce del giorno era ancora più bello, pieno, attraente. Fui colta dall’eccitazione che mi aveva travolta il giorno prima e mi gettai su di lei,. Tornai a riappropriami del suo corpo, rivivendo le magiche sensazioni della sera prima. Profumava di frutti e fiori, era morbida, vellutata. Volevo possederla di nuovo. La sentii ridacchiare quando, ...