Il residence al mare - quarta parte - l’amichetta della vicina
Data: 12/05/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69
Oramai nel residence di Lignano vado solo nel mese di giugno. Posso asserire per esperienza che è il mese migliore per la “PESCA della PASSERA con l’UCCELLO” (intesi non come animali naturalmente 😉 ).
Tra mammine vogliose, straniere desiderose, ragazze sole e lavoratrici stagionali c’è solo l’imbarazzo della scelta, posto che la concorrenza maschile si concentra solo nel fine settimana, mentre nei giorni feriali è una festa per gli occhi e per i pochi cazzi che si aggirano per la spiaggia.
Quell’anno ero arrivato con le mie bimbe (di 7 e 5 anni) sabato 14/6, non appena avevano chiuso le scuole. Nel parcheggio del residence c’erano solo cinque auto. Per qualche giorno staremo tranquilli, pensai. Scaricai i bagagli e prendemmo possesso dell’appartamento. Aprii porte e finestre per arieggiare le stanze rimaste chiuse per tutto l’inverno. Sistemai i vestiti negli armadi e nei cassetti. Preparai i letti delle bimbe ed il mio matrimoniale e, visto che in tutto questo si erano fatte già le 13.00, iniziai ad organizzare il pranzo: spaghetti al pomodoro per tutti e tre ed una cotoletta in due per le figlie.
Mentre apparecchiavo la tavola in giardino, mi accorsi che la porta dell’appartamento della mia vicina nel frattempo era stata aperta. Non la vedevo da un paio di anni. Era una ragazza sui 25/30 anni, carina ma nulla più, piuttosto taciturna, con cui mi limitavo a scambiare i classici “Buongiorno e buonasera” nient’altro: non ci avevo mai fatto delle fantasie erotiche. ...
... Dall’interno dell’appartamento però sentivo ridere e scherzare, segno evidente che non era venuta da sola. Avrà trovato un fidanzato che se la scopa per bene e le ha fatto tornare la voglia di parlare e divertirsi – pensai, e me ne andai in cucina a scolare la pasta ed impiattare il pranzo.
Stavamo terminando di mangiare quando sentii qualcosa cadere e frantumarsi proprio nell’appartamento a fianco e lo scoppio di due risate femminili che non terminavano più. Un istante dopo la mia vicina ed un’altra ragazza uscirono in giardino tenendosi lo stomaco e continuando a ridere a crepapelle. Le guardai con un sorriso di compartecipazione ma rimasi folgorato dall’amica della mia vicina: abbronzata, capelli lunghi castani, due occhioni verdi, non altissima ma decisamente curvy, indossava un prendisole semitrasparente azzurro sopra ad un minuscolo bikini in tinta che nascondeva a stento due tette mozzafiato ed un culo in cui avrei voluto tuffarmi all’istante.
“Scusa” dissero all’unisono “ma ci è caduta la terrina con il ragù che è schizzato ovunque e siamo rimaste senza pranzo… Siamo due frane” e continuavano a scompisciarsi in preda alla ridarola.
“Per il ragù non posso aiutarvi” risposi “ma se volete una bistecca con un po’ di insalata ve la posso rimediare. Prima però dovreste smettere di ridere altrimenti vi verranno le convulsioni”.
Un po’ alla volta ripresero il controllo di loro stesse e, ringraziandomi per la gentilezza e l’invito, si sedettero al tavolo a fianco ...