1. Moira


    Data: 11/05/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... imponevano libidine e desiderio; ero certo che sognava il cazzo nel culo.
    
    L’intervallo era di tre ore; dietro l’edificio della fabbrica c’era un albergo a ore, punto di ritrovo per puttane, adulteri e omosessuali; lo conoscevo per averlo già frequentato e sapevo come muovermi; presi una camera e mi portai il ragazzo, tenendolo stretto per le spalle per assorbire il calore giovanile del suo corpo; non appena chiusa la porta alle nostre spalle, lo avvolsi in un bacio lussurioso che ricambiò appassionatamente, liberando del tutto le sue voglie di sesso.
    
    Ci spogliammo con gusto e fu una gioia, per me, scoprire a mano a mano il suo corpo giovane e tenero; mi soffermavo a baciare ogni punto erogeno, dalle orecchie alla bocca giù verso i capezzoli, sul petto glabro e quasi privo di muscolatura, delicato e tenero come un dolce friabile e ricco di crema; quando gli sfilai pantaloni e slip, rimasi sorpreso davanti a un bel cazzo, di misura media, curvato al centro dell’asta, roseo come tutto il suo corpo e fascinosissimo.
    
    Presi in una mano i testicoli come olive verdi grosse e succose; passai la lingua sul frenulo e lo sentii fremere di piacere; presi la cappella in bocca e ingoiai la mazza fino alla radice; lo vidi sorprendersi del gesto decisivo e forse gli scattò allora il desiderio di essere lui a prendere fino in gola la mia mazza; lo feci girare, lo spinsi sul letto, a novanta gradi, e afferrai le natiche piccole, quasi ossute, eppure dolci, da accarezzare e da ...
    ... sfondare.
    
    Affondai il viso tra le chiappe e andai a leccare il buchetto leggermente scuro; sin dal primo contatto sentii che era verginale, stretto tanto da farmi preoccupare di incularlo col mio cazzo; ma ogni linguata faceva distendere sempre più il forellino che spalancava le grinze e si offriva alla penetrazione della lingua; sentivo che quel ragazzo mi stava entrando nel sangue e il mio cazzo adesso non voleva altro che il suo buchetto da penetrare, da sfondare, da godere a lungo.
    
    Fortunatamente, la camera che mi avevano dato era abitualmente usata per incontri omosessuali; nel bagno trovai facilmente vari tubetti di gel lubrificanti lasciati da altri utenti; sapevo che la penetrazione di un culo quasi vergine era delicata e dolorosa; usai il gel per ungermi le dita di una mano e cominciai a lavorare il buchetto infilando un dito fino in fondo; il gel favorì la spinta fino alle nocche; una volta dentro, giocai avanti e indietro, a piegarlo e ruotarlo per abituare il canale alla penetrazione.
    
    Progressivamente e delicatamente infilai altre dita finché tutte e cinque, a cuneo, gli aprirono il culo; a quel punto, capii che era pronto per essere sodomizzato; passai il gel sulla mazza e accostai la cappella al buco; gli suggerii un respiro profondo e una spinta come per evacuare; lo fece e la mazza scivolò dentro; quando forzai lo sfintere, si irrigidì; mi fermai per un attimo; poi fu lui stesso a spingere indietro il culo e a penetrarsi.
    
    Il buchetto che mi stringeva il ...
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