Sara e il bosco
Data: 26/07/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Lady_Sara, Fonte: Annunci69
... radure. La conformazione dei suoi luoghi e sentieri è molto varia rendendolo ai miei occhi una sorta di piccola riserva naturale che non mi annoia e stanca mai di attraversare. Il cambio delle stagioni ne muta perennemente gli ambienti e vegetazione offrendomi volti di bosco sempre nuovi da osservare. Di questo classico bosco dolomitico conosco ogni angolo, escluse le zone dove roccia, pendenza o vegetazione troppo fitta non permettono di avanzare.
Dopo la presa della patente andare al bosco divenne una cosa via via regolare ed esso in pochi mesi si rivelò essere una vera e propria sorgente di energia mentale ma soprattutto un mondo segreto dove coltivare le mie inclinazioni.
Il periodo della maturità, fitto di impegni, ansie ed esami, era terminato ma lasciandomi molto stanca, volevo al più presto scaricare tutto lo stress accumulato e recuperare il mio intimo equilibrio.
Arrivando a destinazione trovai la transenna che fa da ingresso alla proprietà. Essa, immobilizzata da un grosso lucchetto, blocca il passaggio accidentale delle auto e ammonisce eventuali escursionisti a non procedere oltre. Parcheggiai sotto l’ombra di alcuni alberi a bordo strada di quello che è un tornante. Scesi lasciando il 4x4 acceso e con le chiavi in mano cominciai ad aprire il lucchetto.
Proprio negli ultimi giri di chiave d’improvviso sentii dietro di me il rombo di una moto avvicinarsi velocemente e solo quando il suono fu vicinissimo e fortissimo per istinto feci per voltarmi con ...
... la testa. Il motociclista che in quel momento aveva rallentato l’andatura per affrontare la curva volgeva lo sguardo verso di me ma non per osservare cosa facevo, bensì per ammirare qualcos’altro. Il mio sguardo lo congelò facendogli drizzare subito la testa, più sù verso il mio viso, ed ebbi in quel momento conferma. Non appena passò quel frangente, il motociclista voltò immediatamente la testa dando contemporaneamente gas per riprendere l’accelerazione. Il lucchetto scattò e continuando a guardare la moto allontanarsi calciai la transenna spingendo per aprirla. Nei passi di ritorno al 4x4 avevo gli occhi inclinati verso l’alto, consapevole che tutto il mondo è paese, con la faccia di una che neppure se la prende più (vabbè).
L’ingresso alla proprietà ha un primo tratto in discesa che si immerge subito nella natura coperto da un fitto tetto di rami d’albero. Sotto i raggi del sole si creava un piacevole effetto luminoso fatto di luce-ombra che mi mette sempre il buonumore e che accompagnava il transito sino alla fine del sentiero dove si apriva una vasta radura.
Entrataci fermai il 4x4 e scesi. Guardai l’ora sul cellulare, 9:50. Vidi anche che avevo ricevuto diversi messaggi, alcuni molto recenti ma decisi di ignorarli, non me ne fregava nulla in quel momento. Aprii il baule, tirai fuori un minuscolo zainetto da sciatore, pratico e utile in molte occasioni, e ci buttai dentro cellulare e kappa way.
Dalla radura partivano alcuni sentieri. Presi quello centrale che ...