Sara e il bosco
Data: 26/07/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Lady_Sara, Fonte: Annunci69
Era Giugno, il giorno prima al liceo avevo dato l’ultimo esame per la maturità. Mi rimaneva da attendere la pubblicazione dei risultati ma già mi sentivo libera di festeggiare. Avevo condotto le prove con poche sbavature e gli orali si erano rivelati quasi una formalità grazie alla puntuale galanteria di certi professori.
Stavo in camera mia e quel giorno faceva caldo, più del solito per la località dove vivo io, più del solito per essere solo le 9 di mattina.
Smisi di colpo di pensare, alla scuola, alle aule, ai compagni e amiche con cui avevo condiviso un aperitivo di fine anno fino a tardi, a tutte quelle cose che da ieri erano diventate il mio passato, e scesi dal letto. Presi il cellulare e sbloccandolo lessi l’ora, 9:15. Lo rigettai subito sul letto insieme alla canotta aderente usata per dormire e rimanendo in topless scelsi un completo adatto alla mia uscita particolare. Vista la giornata assolata optai per dei vestiti leggeri e pratici: un paio di short jeans, un reggiseno sportivo, una maglietta, occhiali e un kappa way d’emergenza.
Scesi in cucina, salutai mamma, mangiai una colazione lampo e le chiesi le chiavi del nostro 4x4 familiare.
- “Stella dove vai?”
- “Vado da Elena, le ho prestato settimana scorsa degli appunti e ora che abbiamo tutte finito me li ridà. Ci facciamo anche una passeggiatina in paese, credo. Però per pranzo torno.”
- “Ah va bene. Salutami la neo-maturanda allora.”
Inutile dire che era tutta una scusa inventata, gli ...
... appunti me li ero fatti ridare già a scuola dopo la prova di matematica e la passeggiata era la spiegazione più sensata a quella che sarebbe stata la mia assenza.
Presi con me cellulare e borraccia che, uscita dalla porta di casa, andai a riempire alla fontana in cortile.
Se qualcuno fosse stato lì avrebbe visto una ragazza che più che andare a boschi sembrava stesse partendo per andare al mare, solo che io non cercavo le onde ma un’immersione nella natura.
Gli short lasciavano le mie gambe generosamente scoperte fino alla parte alta delle cosce e non portavo le mutandine quel giorno non per quell’occasione, volevo stare super comoda. Il reggiseno sportivo che si intravedeva sporgere attraverso la maglietta bianca lo indossavo spesso per camminate e corsette.
Casa mia che si trova in collina (anche se la maggioranza di chi legge la spaccerebbe tranquillamente già per montagna), nella frazione di un noto paese trentino, sta a comoda metà strada tra la cittadina e la montagna vera e propria.
Da dove abito bisogna impiegare dieci minuti buoni per raggiungere ‘il bosco’.
Montai, misi in moto e messo il muso in strada presi la direzione opposta a quella del paese.
Il posto dove mi dirigevo è proprietà di famiglia, o meglio mia e di mia madre, visto che papà è uscito dalle nostre vite quando ero ancora appena adolescente. E’ un’area di molti ettari di bosco protetta lateralmente dalle pendici di due monti che impediscono a venti troppo forti di abbattersi tra le sue ...