1. Diario di orietta 1


    Data: 02/05/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69

    ... detto che lei è un filo insicura. Io gli telefonai subito e presi l’appuntamento. Lo raggiunsi nella sua modesta dimora in una via periferica, un trilocale carino e ordinato, c’è anche il gatto Fry, chiamato da lui come un indice di borsa, un siamese carino.
    
    Aveva un angolo studio, ci sedemmo vicini, sotto la finestra, il gatto stava sul calorifero spento. Iniziammo a tracciare un programma che prevedeva un ripasso delle equazioni differenziali, i limiti, derivate ed integrali, equazioni a più incognite, eccetera (che palle!). Essendo quasi estate era caldo, io dissi “ho sete, posso avere un bicchiere d’acqua?” lui disse certo Angelica, ( il mio nome! Non l’aveva mai detto mi chiamava per cognome) “ma se preferisci ho della limonata”, Io dissi, “si grazie mi piace.” Lui andò in cucina e ritornò con due bicchieri di limonata FantaLemon, io ne bevvi un lungo sorso e poi l’appoggiai sul bordo del tavolo, apposta. Dopo qualche minuto mi slanciai per afferrare un libro che avevo messo un po’ lontano , che volevo mostragli per decidere quanti e quali esercizi mi consigliasse.
    
    Ovviamente ritraendo la mano urtai il bicchiere versandomi la mezza limonata restante su un seno coperto dalla maglietta beige e sui pantaloncini hot di jeans, tutti sfilacciati. Lui si agitò disse “oh mamma mia, aspetta che prendo un asciugamano!” Tornò dal bagno con una spugna e me al diede, io asciugai un po’ la maglietta e la passai sugli hot pants.. con fare lento, poi dissi “o, guarda la ...
    ... maglietta è tutta bagnata, non ne ha una da imprestarmi?” mostrando il seno gonfio sotto la sottile stoffa dove si intravedeva un sottile reggiseno che non permetteva di nascondere il capezzolo, dalla parte bagnata. Lui disse “si ora vedo, sennò poi resti infreddolita appiccicosa!” “Ma come facciamo per il – ehm- sotto? “ guardando direttamente la mia zona pubica evidenziata dalla stoffa jeans un po’ bagnata. Questo mi diede la sponda per la mia frase fatale! “non si preoccupi, si asciugano subito col calore del corpo, sono sottili e poi, sa, sotto io non porto gli slip”. Lui fu come colpito da un fulmine, cercò di mantenere la calma, ma senza troppo, impegno, disse, vieni, mi condusse nella sua camera d aletto, io pensai “orpo! Che deciso!”, invece no, mi ero sbagliata, cercava ancora di mantenere un contegno logico, nonostante io gli vedessi una mezza erezione sotto i pantaloni leggeri.
    
    Aprì un cassetto e tirò fuori una camicia bianca leggera, dicendo prova questa, mi è un po’ stretta, ti andrà bene, il bagno è lì, indicando con la mano. Io dissi “grazie” , la presi e andai nel bagno, lasciando tuttavia aperta la porta, lui si era seduto sul letto, vedevo che lui poteva vedermi dallo spiraglio. Mi tolsi la maglietta e il reggiseno ed armeggiai un po’ muovendomi per fare in modo che lui vedesse bene le mie tette, poi tirai giù la zip degli hot jeans, li tirai giù e mi sedetti sul water a fare la pipì, fingendo di non sapere che mi stava guardando, e così constatò la veridicità ...
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