1. Diario di orietta 1


    Data: 02/05/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69

    Una storia di donna
    
    Io sono una brava ragazza, castana, magra, con poco seno. Pancia piatta, un sedere sexy, sempre allenata con la danza e la ginnastica. Il mio nome vero è Orietta Angelica, ma sono conosciuta come un nome d'arte copiato dalla sorella di mia mamma, zia, Ebbie, ho 26 anni, guadagno abbastanza, e arrotondo con la pubblicità e faccio due giorni di servizi ai maschi della città.
    
    La mia famiglia era benestante, mio papà era un impresario teatrale, e la mamma era stata ballerina di fila e lui l’aveva amata e fatta emergere prima come figurante e poi a poco a poco, facendola studiare un po’ di dizione, l’aveva fatta diventare attrice comprimaria nelle fiction di una rete non molto top. Ammiravo la mamma anche se mi trascurava spesso,
    
    Ma la mia ammirazione andava alla Zia Ebbie. Anche lei era attrice ed era specializzata nella parte di cameriera, diceva che faceva la cameriera in Francia, da grande poi vidi alcuni dei suoi film.
    
    Poi so che ci fu un storia torbida, mi raccontarono che lei aveva avuto un rapporto con un altro impresario, che si inserì tra i due e che aveva fatto scritturare la zia Ebbie per dei film che il papà diceva che erano “schifezze” e così litigarono, lei se ne andò, e divenne forse non quella attrice famosa che avrebbe desiderato essere, ma comunque famosa.
    
    Era spesso all’estero per girare quei film mi pare Jacques Porcel production, una specie di Pinto Trass francese.
    
    Io vivevo in famiglia e quando la mamma e il papà ...
    ... erano in tournèe, venivo affidata ad una amica sua Ely, Eleonora, un gran bella donna bruna, che era sposata ma non sempre stava con suo marito che era un viaggiatore di commercio.
    
    Lei aveva un boutique di vestiti in corso Vercelli, dove poi seppi delle chiacchiere , si diceva che lei faceva venire gli uomini nel camerino e li deliziava. Loro avevano un monolocale in via Lopez de Vega, vicino ad un fiumiciattolo puzzolente, in una ex fabbrica e mi faceva dormire dietro un paravento. Io andavo a scuola in viale Liguria e la casa dei cugini era l’ideale, e poi andavo a danza sui navigli, vestita col tutù, sotto il cappottino. Durante una permanenza dalla cugina, ebbi un’esperienza che mi shoccò e che mi influenzò nelle mie scelte di vita.
    
    In realtà avevo passato più tempo con lei che con la mamma ed era quella che da piccola mi aveva cresciuta .Qualche volta alla sera mi aveva dato un cucchiaino con del liquido bianco, ma aveva detto “ abituati a questo sapore...ti servirà !” mi aveva fatto assaggiare col cucchiaino la canna.. le prime volte mi vanne da vomitare ma poi mi abituai..come faceva…non glielo chiesi, ma mi insospettii. Una mattina molto presto, quando mi svegliai per un caso e mi sembrava di sentire dei rumorini strani: tesi l'orecchio e sentii come dei cigolii ritmici accompagnati da leggeri mugolii. Incuriosita mi misi ad ascoltare. Sentii delle risatine soffocate e di nuovo sospiri. Mi avvicinai al paravento dietro il quale dormivo e occhieggiai attraverso la ...
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