1. Diario di orietta 1


    Data: 02/05/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69

    ... che mi bramavano ogni mattina. Quel giorno entrai in classe e subito mi sentii gli occhi addosso, il vestitino bianco che indossavo lasciava intravvedere il reggiseno a balconcino che sorreggeva le mie tette abbronzate, una scollatura esibita sfacciatamente, che non poteva passare inosservata. quando mi sedetti sentivo i loro occhi che mi sfioravano le cosce. Il vestitino era inevitabilmente salito, e mentre il prof parlava lentamente lasciai schiudere le gambe, consapevole che quella mattina non mi ero messa le mutande. Sapevo che me la stavano guardando e che tutti in quella classe ormai mi vedevano per quello che ero, e le reazioni non tardarono ad arrivare, vedendomi in mano con un foglio piegato con scritto . "Fatti trovare nei cessi alla fine della lezione” .
    
    L'indecisione e i dubbi si fecero strada nella mia mente, intanto che i minuti si susseguivano tutti uguali durante un compito in classe che non mi lasciava troppo tempo per pensare. Istintivamente le gambe ora erano serrate, li avrei raggiunti in bagno e avrei spiegato loro che si trattava di un equivoco, che ero una loro compagna e anche se mi avevano vista nelle foto non dovevano permettersi di trattarmi come una troia. Quando squillò' la campanella aspettai che la maggior parte degli studenti fossero andati verso la mensa. Preso il coraggio a due mani mi diressi verso i bagni. Mi aspettavano in tre, c'era Vladimir il ragazzo bielorusso adottato i cui freddi occhi azzurri mi avevano sbranato per tutta la ...
    ... lezione e due ragazzi che sapevo essere due suoi seguaci grossi e muscolosi. Fuori dalla porta a fare da palo vidi Marco, un biondino magro e altissimo, a cui sarebbero spettati alla fine gli avanzi del mio corpo. Due di loro avevano già il cazzo fuori dai pantaloni, la bega del nero era un impressionante randello di carne. cercai di obbiettare e farli ragionare ma capii subito che il fiato lo avrei dovuto tenere per altro. Dai discorsi capii che si sarebbero giocati la mia fica a dadi, gli altri due avrei dovuto spompinarli. La soluzione mi fece infradiciare tra le gambe al solo pensiero.
    
    Mentre la mia gemma veniva messa in gioco, mi ero inginocchiata sulle piastrelle zozze del pavimento ed avevo incominciato a far sentire al primo le mie labbrasul pisello, lui mi prese per i capelli e mimando una scopata con la mia bocca mi disse che dopo aver preso il suo cazzo lo avrei implorato di diventare sua. Poi un altro disse "Mettiti con le mani sul lavandino e aprì le cosce che è' il mio turno" . Lui mi aveva vinta, ero sbigottita ed eccitata, gettai via morale e pudore mi misi a pecora contro il lavandino ed alzando oscenamente il vestitino lo invitai a fottermi. Mi si piantò in corpo con foga, sverginandomi. Il cazzo era modesto, ma la morbosità della situazione mi aveva letteralmente fatta partire di testa. Mi girai a cercare con gli occhi l'altro ragazzo, mi aspettava a un palmo dal viso, duro e paonazzo, senza alcun ritegno iniziai ritmicamente a spompinarlo mentre dietro di ...
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