Messico:una bellissima vacanza di tanto tempo fa
Data: 28/04/2023,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... seminude. A proposito confermo: le tette di Laura, piene ed alla vista sode, erano almeno una terza; quelle di Scilla una seconda, ma con due capezzoli che ti invitavano ad attaccarti. Uscivano dal bagno dopo la doccia coperte, male, da un piccolo asciugamano mostrando le loro grazie ed io dovevo far finta di nulla. Ma anch’io mi comportavo allo stesso modo. Nelle successive due notti una volta il letto singolo fu estratto da Scilla ed una volta da me. La notte che dormii con Laura fu una notte di mezza passione, percepivo il calore del suo corpo a me vicino e dovetti faticare per non allungare una mano per toccarla. Mi addormentai quando l’alba stava per sorgere. Dormii poco e male. Ci trasferimmo a Taxco. Il viaggio durò alcune ore e fu piacevole. Parlammo di tutto in quelle ore ed il trasferimento non fu faticoso, anzi fu piacevole. Eravamo diventati un bel gruppetto. Per la cronaca in tutto il viaggio messicano l’autista fui quasi sempre io, ma non mi dispiaceva, mi serviva per essere sveglio ed attento a vedere quello splendido Paese. A Taxco la situazione letti era come la precedente. Questa volta l’estrazione la facemmo subito per essere pronti per la notte; nel singolo andò Laura. Nel pomeriggio ci dedicammo alla scoperta ed alla visita delle vecchie, non più operative miniere, da cui estraevano l’argento. Facemmo una interessante visita guidata all’interno e ci parve di incontrare i fantasmi dei vecchi minatori che all’interno della miniera, purtroppo, ci lasciarono ...
... oltre i loro sogni la vita; visitammo anche un vecchio, ben conservato, monastero e dopo una un’eccezionale cena nell’unico ristorante, nella piazzetta centrale del paese, tornammo in hotel. Senza affrettarci ci preparammo per la notte. Laura andò nel suo singolo; io nel matrimoniale alla destra di Scilla. Idealmente ero tra Scilla e Laura. Con Scilla avevo una maggiore confidenza, la conoscevo da più tempo e potevo stare meno attento a non sconfinare dalla sua parte. Quella notte feci una scoperta: gli ormoni non girano solo a noi uomini, ma anche alle donne; e come se girano. Nei movimenti di assestamento Scilla ed io ci trovammo faccia a faccia. Pur nella penombra, riuscivo a vedere il suo viso e se io vedevo il suo lei doveva vedere il mio. Dovette vedere il mio sguardo divertito immaginando cosa stessi pensando, ed anch’io colsi il luccichio dei suoi occhi. Fu quasi naturale allungare un braccio per toccarla, prima o poi doveva succedere. La toccai prima sul viso e poi sulla spalla. Lei non si retrasse e lo colsi come un invito. Mi avvinai a lei ed un bacio ci unì ancor prima che i nostri corpi entrassero in contatto. Fu un lungo bacio dove le nostre lingue recuperarono tutto il tempo perso. Eravamo corpo su corpo, anche se di fianco, e una mia mano era già appoggiata su quel bramato culetto e superando l’ostacolo dell’elastico dei “pantaloncini da notte” stava palpando e scivolando tra i suoi glutei sino ad arrivare da dietro alla sua vagina. Era già eccitata. Anche lei ...