"villa mary... erotismo senza fine"
Data: 26/04/2023,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... era comunicante con quella degli altri due.
Fui proprio io, molto sfacciatamente a bussare alla loro porta e Maria, dall'altra parte, disse: "Avanti"
Non avevano chiuso a chiave e girai la maniglia con un po' di batticuore.
Federico era steso sul letto e Maria, seduta davanti alla toelettina, si stava spazzolando i capelli.
"Posso aiutarti?" mi proposi, togliendole la spazzola dalle mani.
Come se nulla fosse accaduto, la mia amica si lasciò fare e poi, alzandosi, mi abbracciò e, dopo un bacio lascivo, mi prese per mano e mi condusse sul letto, dal lato di Federico.
Si allontanò e si diresse verso la mia camera, dove Giorgio stava aspettando.
"Aspetta, facciamolo tutti e quattro assieme, per lo meno stasera" dissi con una certa timidezza."
Maria si girò e ci fece cenno di raggiungerla nella camera nostra.
Giorgio era steso sul letto nudo con il cazzo meravigliosamente eretto.
Maria lo fece girare sul fianco e si posizionò a sessantanove sul mio uomo.
La imitai e stendendomi a fianco del marito, attrassi a me Federico che, con la testa tra le mie cosce, cominciò a lappare e baciare.
Era fantastica quella lingua messa a spatola. che percorreva la mia vagina in lungo e largo.
Il cazzo di Federico odorava di sesso e umori: quella sera aveva subito la mia saliva, il suo sperma e gli umori vaginali di Maria.
Non mi importava nulla; lo volevo in bocca, così come era.
Lo tenevo con una mano e con la bocca spalancata cercavo di farlo ...
... arrivare in gola. Poi lo tiravo fuori per cominciare a leccarlo:
La lingua scivolava dalla cappella ai testicoli, per poi ritornare di nuovo su, raccogliendo le dolcissime stille di quel vischioso nettare che fuorusciva dal meato.
Ero in un lago di liquefatto piacere, che le contrazioni vaginali portavano in superficie.
Lo stesso lo stava provando Maria, che si lamentava al mio fianco.
Ad un tratto, dovette diventare troppo il maschio piacere, tanto che si staccò da mio marito e si girò verso di me.
Aveva bisogno di una lingua femminile, che la facesse godere con più grazia e meno veemenza.
Mi tirò, mi girò verso di lei e cominciammo noi due un sessantanove, carezzandoci l'un l'altra fianchi e schiena.
Mi trovai così il cazzo di Fede dietro la nuca, ma la sua bocca era all'altezza delle mie natiche.
Non so descrivere la sensazione che stavo provando.
Lui, anche se non me lo aveva detto apertamente, voleva il mio culetto ed io, anche se con una certa inquietudine, aspettavo l'occasione per donarglielo. Ormai ero convinta, e nel momento in cui poggiò la lingua nel solco delle mie natiche, mi partì una scarica di adrenalina che mi fece librare nell'aria.
Mi sentivo la mente sgombra e una sensazione strana nello stomaco.
Federico intanto mi staccò da Mary e la ridonò a mio marito, che era rimasto solo e abbandonato.
Mi manovrava come un manichino: mi adagiò supina su due cuscini e mi alzò le gambe.
Si era disteso sul letto ed io le allungai, ...