1. Pompino con ingoio al vecchio pescatore


    Data: 25/07/2018, Categorie: Racconti Erotici, Tradimenti Autore: Raf90, Fonte: RaccontiMilu

    Sera, ero al pub con le amiche, indossavo jeans, una magliettina attillata e giubbottino di pelle nera, scarpe con tacco medio, intimo verde. Si rideva e scherzava e bevevo serena e tranquilla la mia birra quando, quasi per caso, notai un uomo seduto al tavolino all’angolo dal locale che mi guardava con una certa insistenza. Non immaginavo minimamente la sborrata in bocca che avrei beccato da li a poco.
    
    Presi a studiarmelo; era un tipo piuttosto coatto, aria da biker con barba e pizzetto bianchi, orecchino al lobo sinistro, camicia aperta sul petto, collana di coralli tipica degli anni 70, insomma un tizio che voleva apparire giovanile e figo, ma che ai miei occhi risultava piuttosto cafone e coatto.
    
    Ero intenta a chattare con il mio compagno e con “amici” su un sito un pò spinto e di tanto in tanto lo guardavo notando che non mi staccava gli occhi di dosso mentre sorseggiava la sua consumazione. Inutile dire che, come al solito, ero felice e lusingata di attirare le attenzioni di un uomo e, improvvisamente mi ritrovai a pensare, con una certa eccitazione, a cose sconce, indecorose, inenarrabili.
    
    Le mie amiche notarono la mia irrequietezza, ma ovviamente non dissi di certo di cosa si trattasse, anche perché una di loro conosce il mio compagno, insomma sarebbe stato rischioso anche se tra noi donne ci proteggiamo sempre. Comunque decisi che era più saggio non dire nulla. Loro non sapevano del pompino al cliente dell’albergo, dell’incredibile trombata con ...
    ... l’extracomunitario del supermercato, non sapevano di “M”, dell’amichetto ventenne di mia figlia, in fondo credevano che fossi fedele al mio compagno.
    
    Improvvisamente mi resi conto che mi stavo bagnando, perché era ormai chiaro che quel maschione aveva delle chiare mire su di me, aveva desideri proibiti che sperava io volessi soddisfare…. e iniziai ad averli anche io…. Insomma mi intrigava il tipo, con quell’aria da vecchio biker o camionista porco, e cominciavo a desiderare ardentemente di “conoscerlo” più da vicino. Cominciai a pensare insistentemente al suo cazzo.
    
    Ad un certo punto, da gran troia quale sono, decisi di farmi avanti e divertirmi un pò e, con la scusa di andare in bagno, passai accanto al tavolino dell’uomo e lo guardai, poi senza farmi notare da altri, gli feci un cenno con la testa e, bisbigliando, gli dissi di raggiungermi sul retro.
    
    Uscii e dopo poco lui mi raggiunse. Subito gli chiesi, con finta aria incazzata, offesa e scocciata, cosa avesse da guardarmi con tanta insistenza e che mi stava infastidendo. Lui, che più tardi avrei scoperto chiamarsi “L”, non negò, non cercò scuse, anzi mi disse che mi trovava molto sexy, carina vestita in maniera così sbarazzina e che lo facevo impazzire di voglia. Io, già eccitata dalle sue parole, con finto pudore, gli dissi di avere un compagno per cercare di eccitarlo ancora di più, e lui rincarando la dose ammise che la cosa lo eccitava chiedendomi se avessi mai tradito e se ero disposta a farlo ora, con lui.
    
    Mentendo ...
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