1. "un bull per mia moglie 4 " (ovvero il "salto del fosso" di mia moglie )


    Data: 18/04/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... affermò sfacciatamente.
    
    Uscimmo di casa poco dopo le dieci e mi immisi sulla bretella che, in circa mezz'ora, ci avrebbe portato al negozio di Luigi.
    
    Era sceso un pesantissimo silenzio tra noi e, non potendone più, chiesi:
    
    "Problemi?"
    
    Non rispose subito, poi:
    
    "Non lo so! Credi che stiamo facendo bene? Se poi ci sputtana? Ormai conosce i nostri amici, e potrebbe..."
    
    "Ok, se ci hai ripensato, non andiamo. Esco al prossimo svincolo e torno dietro.
    
    Comunque, tengo a dire che, se avesse voluto screditarci, lo avrebbe già fatto da quando abbiamo iniziato i contatti. Non credi?" dissi mettendo la freccia per uscire dalla superstrada.
    
    "Hai ragione, scusami; va avanti e succeda quello che deve succedere" esclamò rassicurata.
    
    Accesi la radio per stemperare un po' la tensione e guardando il panorama, la sentii canticchiare il motivetto che stavano trasmettendo.
    
    Ormai eravamo vicini alla meta, e prima di entrare nel corso principale del paese, in prossimità di una piazzola di sosta:
    
    "Accosta" mi disse e, una volta fermata l'auto, si distese sul sediolino e, alzando il culo, si sfilò gli slip e me li porse.
    
    Fu quello il momento in cui mi fu chiaro che stava per iniziare la mia prima e vera "cornificazione"!
    
    Luigi ci stava aspettando dietro la porta a vetro del negozio. Aprì e, guardando sia a destra che a sinistra il marciapiedi deserto, ci fece entrare.
    
    Chiuse a chiave alle nostre spalle e, dopo aver stretto a me la mano, attirò a sé mia moglie ...
    ... e, incurante della mia presenza, le baciò le labbra.
    
    Anche Lia rimase sorpresa, ma fu un bacio lievissimo e, staccatasi da lui, guardò verso di me per scrutare sul mio volto se la cosa avesse provocato una qualche reazione.
    
    I preamboli si esaurirono presto e, guidatici verso la parete più lontana dalle vetrine, chiese se volevamo gustare un caffè.
    
    Fu Lia a riprendere in mano il gioco e:
    
    "Veramente eravamo venuti per provare quei famosi modelli di scarpe della tua nuova collezione!" disse, sprofondandosi in poltrona.
    
    Mi sedetti anch'io accanto alla mia, ancora per poco, donna, mentre Luigi si allontanò verso il retrobottega.
    
    Lo sentimmo muoversi tra gli scatoloni poi:
    
    "E' un trentotto, vero?" chiese ad alta voce e, al sì di Lia, ritornò con quattro scatole di scarpe. Aprì i contenitori mostrando il loro contenuto e, vedendo Lia interessata ad un sandalo beige con tacco dodici, lo prese, tolse la carta velina e si inginocchiò davanti alla mia signora, che non perse tempo ad alzare il vestito fin sopra il ginocchio e ad aprire decisamente le gambe.
    
    Il viso dell'uomo cambiò di colore: prima divenne rosso, per poi sbiancare, impallidire, mentre io, ancor più sadicamente, poggiando la mano su un ginocchio di Lia, le feci scivolare l'indumento fin su all'inguine.
    
    Ancora inginocchiato allungò la mano tra le cosce aperte di mia moglie, raggiungendo la sua figa nuda.
    
    Quel contatto la fece sobbalzare, ma Luigi non desistette, anzi, con la mano libera, cercò ...
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