1. RITA


    Data: 17/04/2023, Categorie: Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... mani, si insulta mentalmente per avere di quei pensieri ma è troppo il desiderio che avverte dentro, concentrato tra le sue gambe in forma di calore.
    
    Si stacca da Rita e scivola per terra senza più parlare. Inginocchiato, afferra i bordi del pantalone della tuta comoda che lei indossa e li tira in giù vincendo l’istintiva e debole resistenza di lei. Ai suoi occhi appare quel ventre che conosce bene, coperto da un vezzoso e striminzito tanga. Le toglie la tuta affascinato dalle belle gambe che appaiono lentamente. Si china a baciarle, a carezzarle con mani frementi. Non resiste più e fa scivolare in basso l’ultimo brandello di stoffa e ammira quel che da tanto tempo non vedeva. Rita trattiene il respiro sentendosi sfiorare le pieghe delicate dal pollice di lui, mani calde la sfiorano e nella mente le spunta il ricordo che l’ultimo uomo ad averla toccata così è stato…NO, Non è giusto che il ricordo di Dario le rovini questo momento che, si accorge, desidera intensamente. Quando una mano sale a stringere il seno stuzzicandole il capezzolo indurito non può evitare di gemere, gemito raddoppiato quando sente la lingua sfiorarle il bottoncino del piacere. Vittorio usa la lingua con dolcezza, attento a ogni reazione di Rita. Quando le mani di lei lo afferrano per la nuca vibra la lingua in una carezza più intensa, scivolando in basso tra le pieghe intime, poggiando la bocca come una ventosa, aspirando forte e affondando poi con la lingua, aprendola e facendola sobbalzare. Un ...
    ... caldo miele gli si riversa sul volto, troppo tempo è passato dall’ultima volta che Rita ha provato piacere, troppe volte ha desiderato quelle labbra e quelle mani su di lei. Si abbandona all’orgasmo mugolando e tirando i capelli dell’uomo che insiste nella sua azione portandola al culmine prima di ritirarsi fradicia.
    
    Sente il corpo ruvido dell’uomo stendersi sopra di lei, la sua durezza cercarla, aprirla e sprofondare in lei. Immobilizzata può solo afferrarlo passandogli le braccia intorno alle spalle, spingere la bocca sulla sua, leccargli le labbra e implorarlo di non smettere, di non smettere mai. La vista le si fa sfocata, i muscoli si tendono, le sue dita afferrano il divano come artigli e poi subito perdono la forza mentre i suoi sensi esplodono.
    
    Dopo un tempo che le è parso interminabile, Rita riemerge dalla tempesta di sensazioni che le si è abbattuta addosso. Lo sente ancora dentro di lei: duro, prepotente. Vittorio si sta muovendo lentamente, cercando di ricacciare indietro il piacere che gli invade i lombi e che vuole prolungare il più possibile.
    
    La voce di Rita è un sussurro nel suo orecchio. La guarda sorridente, gli occhi che brillano, la lingua che saetta promettendogli il paradiso e capisce.
    
    Con uno sforzo esce da lei facendola fremere ancora, scompostamente si tira su facendo scivolare il pene rigido sulla pelle accaldata, passando tra i seni turgidi, afferrato da due mani carezzevoli che lo massaggiano delicatamente prima di guidarlo verso le labbra ...