RITA
Data: 17/04/2023,
Categorie:
Etero
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... duramente. Parole di perdono vengono scambiate e un nuovo patto di affetto viene siglato. Alla dimissione dall’ospedale, mesi dopo, Rita chiede al padre di essere messa in un ricovero, di non voler pesare su di lui, che ha abbastanza risorse economiche per cavarsela da sola. Il padre nemmeno le risponde ma la fa condurre a casa in ambulanza.
Le apre la porta e la spalanca mostrandole il luogo della sua infanzia che lei ricorda bene.
– Questa è ancora casa tua Rita, e non sarò più così stupido da lasciarti andare via. Mi occuperò di te, baderò alle tue esigenze…non dimenticherò mai più che sei mia figlia. –
Rita non riesce a rispondere per i singhiozzi di una crisi di pianto, solo la stretta forte sulle spalle del padre che si china su di lei abbracciandola gli dice tuto quello di cui ha bisogno di sapere.
La loro vita è fatta ora di lunghe passeggiate nei parchi, col padre che guida la sedia a rotelle e Rita che recupera una serenità parziale. L’unico cruccio è l’assenza dalla loro vita di Gloria e Vittorio. Il padre inventa scuse su scuse per non farli andare a trovarlo, ancora non riesce a perdonare e perdonarsi quell’errore fatale di tanto tempo prima, anche la notizia di un altro nipote in arrivo non lo smuove costringendo i due a “sopportare” le bizze di quell’anziano signore che tanto amano.
Però anche in una grande città non è facile tenere nascoste le cose per sempre. Prima Gloria e poi Vittorio vengono a sapere del padre che accompagna una donna ...
... invalida. Ne parlano, si interrogano se pur evitando di chiedere direttamente. Fanno mille congetture senza avvicinarsi alla verità, limitandosi ad accettare le cose. Passano altri mesi e tutto avviene per caso:
l padre sta spingendo la sedia a rotelle, anche se da tempo motorizzata preferisce essere lui a portarla quando sono insieme, verso una panchina del solto vecchio parco. La sistema, la frena e si siede. Aspira forte la tiepida e profumata aria primaverile. Prende una coperta per sistemarla sulle gambe di Rita ma vi trova una figura accoccolata, aggrappata a quelle gambe, la testa posata sulle ginocchia, il volto in lacrime.
– Gloria! –
La donna non parla limitandosi ad abbracciare le gambe della sorella. Una ben strana scena per chi dovesse passare in quel momento ma, per fortuna, tutto pare deserto.
Gloria e Vittorio erano andati al parco per far svagare i bimbi e lei, da lontano, aveva visto suo padre spingere la sedia a rotelle. Con un tuffo al cuore aveva riconosciuto, se pur invecchiata, sua sorella Rita. Fatto un cenno al marito, come spinta da una volontà non propria, si era avvicinata e, prima che potessero accorgersi di lei, era scivolata al suolo abbracciando quelle gambe immobili.
La calma viene rotta da un vocio allegro di bambini e da dietro una siepe spunta un ragazzino paffutello che ride e si gira per aspettare qualcuno. Questo qualcuno è Vittorio che tiene per mano un altro bimbo di forse due anni che cammina incerto aggrappato alla mano del ...