1. RITA


    Data: 17/04/2023, Categorie: Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... prenderà il treno successivo, ma non si oppone a che Rita scenda e si diriga dentro il parco.
    
    E’ un parco piccolo, non molti alberi, qualche panchina ridotta male, una fontanella disastrata, ma per Rita ha un valore incredibile. E’ il parco vicino casa sua dove spesso incontrava suo padre fermandosi a chiacchierare con lui. La speranza di rivederlo è fortissima come è forte il timore che lui possa allontanarla infastidito. Indossa gli occhiali da sole, si copre la testa con un foulard, acquista un giornale, uno qualsiasi, all’edicola all’angolo e va verso una panchina libera al centro del verde. Si siede e fa finta di leggere. Nella testa le passano tutti i bei momenti vissuti lì, quando era una donna sposata felicemente con poche preoccupazioni e la sicurezza di una famiglia affettuosa dietro. Dopo pochi minuti vede a distanza una figura e la riconosce subito. E’ suo padre. Al suo fianco vi è una donna che guida un passeggino. Il cuore le balza in gola riconoscendo Gloria, sua sorella. Non sapeva avesse un bimbo e immagina che il padre sia Vittorio… il Suo Vittorio.
    
    I due le passano accanto chiacchierando allegramente e Rita ha modo di vedere nel passeggino un bimbo di forse due anni dal viso allegro e sorridente. Si accomodano in una panchina poco distante.
    
    Rita è contenta di vedere suo padre in buona salute, si sforza di tendere le orecchie per captarne la voce e scopre con stupore che stanno parlando di lei.
    
    – Non ho notizie Gloria, vorrei tanto rivederla ...
    ... perché mi sento in colpa. Sul momento mi è sembrata la cosa più giusta da fare ma ora… sento di averla abbandonata al suo destino mentre avrei dovuto capire che anche lei era una vittima di Dario. –
    
    – Neanche io ho notizie papà, e ti assicuro che ho cercato tra gli amici in comune. Nulla, sembra sparita. Ma tu non devi essere triste, la colpa è soprattutto la mia. Ero così arrabbiata che non ho voluto nemmeno guardare oltre; eppure conoscevo la sua fragilità interiore. Tutta colpa di quel bastardo, ha giocato con tutti noi, non so come posso essermene innamorata a suo tempo. –
    
    Il viso triste del padre stringe il cuore a Rita, come anche la voce altrettanto triste della sorella. Ha l’impulso di alzarsi, farsi riconoscere ora che sa che vorrebbero rivederla, che forse potrebbero perdonarla, ma non ci riesce, il senso di colpa è più forte della speranza.
    
    Si alza di scatto abbandonando il giornale sulla panchina e si allontana in fretta, gli occhi gonfi di lacrime, ma non abbastanza in fretta da non sentire le ultime parole di suo padre:
    
    – Vorrei tanto rivederla, abbracciarla, chiederle perdono per come l’ho trattata… –
    
    Passa altro tempo e la vita di Rita prosegue sui binari in cui l’ha incanalata. L’unica nota positiva è che ora Matilde pensa più ai soldi per cui le riserva incontri meno squallidi. In pratica si è “specializzata” in incontri multipli, più remunerativi. A lei non importa quanti cazzi la penetrino, quanto sperma riceva in faccia, quante mani la ...
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