1. La mora al tempo del virus


    Data: 14/04/2023, Categorie: Etero Autore: Pablopd, Fonte: Annunci69

    ... veri vai a saperli - , risposero che sarebbe stato un piacere “così quando torniamo almeno conosciamo già qualcuno, che qui mi sembra che tutti già si conoscano fra loro e diano poca confidenza ai nuovi”.
    
    Arrigo “Roger” sperò che l'impedimento di Laura sfociasse comunque in qualcosa di divertente, anche se limitato, ma i due si fecero accompagnare per un giro esplorativo del privé, curiosando nelle varie stanze, e poi dissero che dovevano andarsene. “Domattina si riparte presto, ma ci rifaremo la prossima volta”, spiegò Laura sorridendo. Arrigo incise la data dell'appuntamento nella sua memoria. E poi l'appuntò sull'agenda del cellulare alla voce “cena di lavoro a Bergamo. Trattoria da Diego e Laura”.
    
    Ci volle meno dell'ora e un quarto che aveva preventivato. Era tornato a fare un giro nel club la settimana prima, sai mai che avessero anticipato il programma, ma era stato un giro quasi a vuoto. Il “quasi” era una coppia di mezza età che dopo la sauna aveva iniziato a giocare sul lettone della sala relax e visto che lui era “casualmente” lì vicino, si era fatto coinvolgere. Lei gli aveva agguantato l'uccello e lo aveva fatto sparire in bocca mentre l'altro la prendeva avidamente da dietro. Avevano continuato così, in tre, per un pezzo, spostandosi in varie posizioni e scambiandosi di posto finché lei non aveva voluto “bere” tutto il frutto di quel gioco. “Complimenti”, disse lei tenendo in mano il suo “giocattolo”. Era allegra, sorridente, appena un paio di chili in ...
    ... sovrappeso, lui un po' pelato ma in forma. Venivano dalla provincia milanese, appena a sud della grande città.
    
    Ma questa volta Arrigo aveva ben altre aspettative. La mora gli entrata entrata nel sangue. Aveva provato a immaginare più volte, prima di addormentarsi, come sarebbe stato l'eventuale incontro, cosa avrebbero fatto, come si sarebbe dovuto comportare. Aveva immaginato diverse situazioni, posizioni, e poi ancora e ancora, sempre diverse. “Ma non farti troppe aspettative”, si era detto, barando con se stesso.
    
    Entrò nel locale. Diede la tessera, pagò in contanti, prese i due preservativi che la cassiera gli porgeva con la drink card: “A mezzanotte apriamo il wellness naturista” informò la ragazza. Arrigo prese nota ed entrò nel locale appena illuminato dalle luci colorate della pista da ballo.
    
    Lei non c'era.
    
    “Loro non ci sono”, si ripetè mentalmente. Mai pensare solo a lei ma alla coppia come una unica entità. “Speriamo che arrivi. Che arrivino”, perseguì nel pensiero politically correct come per ribadire il concetto al suo istinto. Si avvicinò al bar poi pensò di fare un giro del locale. In fondo era ancora presto. Era partito da casa alle 20 e non erano ancora le 22. Ma la parte wellness era aperta dalle 15 così si diresse da quella parte. C'era un lungo corridoio. In fondo si accedeva alle vasche e saune passando per il bancone dove si ritirava la chiave dell'armadietto dello spogliatoio. A metà corridoio una porta con una luce rossa accesa apriva la zona ...
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