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Ritorno al noccioleto - parte 11 - finale.
Data: 14/04/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: LuogoCaldo, Fonte: Annunci69
... labbra e glie lo ingoiavo fino a che potevo. Era così grosso che non riuscivo a prenderne neppure la metà dentro la bocca. Zio Gaetano mi tirò i capelli, mi staccò dalla sua asta e mi diede un ceffone così violento che mi fece cadere di lato. Mi sentii la febbre addosso. “Per favore… per favore …” Lo supplicai gettandomi ai suoi piedi e infilandomi le dita in bocca. “Il finale te lo devi meritare Paolo.” Disse lui chiudendosi i calzoni e lasciandomi in preda alla disperazione. “Fai quello che devi”. Aggiunse infine, compiaciuto dello stato in cui mi aveva ridotto. E si avviò a liberare Alfonso. “Non mi hai sentito?” Alfonso era irritato. “Ero rimasto chiuso in bagno. Tuo zio m’ha dovuto aprire dall’esterno, con una chiave di servizio che neppure riusciva a trovare …”. “No, m’ero addormentato”. Risposi vago. “Scusa”. Ero in preda ad uno stato di forte agitazione. “Hai sonno…?” Chiese distendendosi sul fianco dietro di me e appoggiando il cazzo tra le mie natiche. “In realtà un po' si …” “Mmmmh …”. Insistette lui. “Allora facciamo presto”. Suggerì mentre si toglieva le mutande. “Ne ho veramente bisogno Paolo … è stata una giornata di merda …” Aggiunse. Il suo membro duro scivolò agevolmente dentro al culo e cominciò a scoparlo. “Aaaah … cucciolo mio …”. Mugolava Alfonso abbracciandomi dolcemente. Ero ...
... eccitatissimo. Pensavo solo all’uccello di zio Gaetano, alla violenza con cui mi aveva posseduto. “Sei bellissimo”. Ripeteva mio cugino mentre continuava pompare e mi tormentava i capezzoli. “MMMH … Mi fai impazzire …”. Cominciai a gemere sperando che lo zio potesse sentirmi. “Ahhh … fottimi … siii ... fottimi ...”. Non riuscivo a togliermelo dalla testa. Alfonso aumentò il ritmo della scopata stringendomi forte a sé. “Amore, mi stai facendo sborrare … che culo che hai …”. “Fai quello che devi”. Tuonò zio Gaetano. “Non posso … non posso farlo …” Ripetevo a me stesso. “Aaaaah … aaaah .... ti amo Paolo…”. Gemette Alfonso mentre riversava tutto il contenuto dei suoi coglioni nelle mie viscere. “Qua comanda questo”. Mi ammoniva il fantasma dentro la testa. “Fare l’amore con te è fantastico”. Disse Alfonso mentre, con dolcezza, stampava piccoli baci sul collo. “Ti amo tanto”. “È davvero così alto il prezzo del piacere?” Mi domandai per la seconda volta quella sera. “Il finale te lo devi meritare Paolo”. Mi ricordò la voce. Mi girai verso mio cugino e posai le mie labbra sulle sue. “Ti amo anch’io”. Mentii in preda alla febbre che lo zio mi aveva lasciato addosso. “Non riesco più a vivere senza di te …”. E, alla fine, obbedii. “Giurami che verrai via con me a settembre”. Lo implorai piangendo. “Ti prego … giuramelo”.