Ritorno al noccioleto - parte 11 - finale.
Data: 14/04/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: LuogoCaldo, Fonte: Annunci69
... mia reazione.
“Convincilo a venirsene via con te!”. Incalzò.
“È la soluzione migliore … Potrete rifarvi una vita ... La zia la faccio stare zitta io, lo so io quello che le devo fare …”.
Mi sentii gelare il sangue nelle vene.
Lo zio stava cercando di liberarsi del suo stesso figlio.
Lo stava esiliando per la seconda volta.
“Penso che sei troppo ubriaco per fare questo discorso stasera …” Tagliai corto. “Alfonso farà quello che si sentirà di fare … noi staremo bene in ogni caso!”.
Lui mi tirò con forza verso di sé. Il suo viso era così vicino che potevo sentire il calore del respiro.
“Ascolta Paolo”. Sussurrò aggressivo. “Ma tu glie l’hai detto per quanto tempo ti sei fatto inculare senza raccontargli la verità?”
I suoi occhi erano diventati enormi. Le labbra contratte in una smorfia diabolica.
“L’ha capito che quello che ti eccita è proprio svuotare i coglioni di tuo cugino?” Chiese, sbattendomi in faccia la verità.
Poi, serrando le dita intorno alla spalla e muovendo appena le labbra: “L’ha capito che sei MA -LA -TO e che, quando stavi con lui, pensavi pure al MIO uccello?”. Disse afferrandomi la mano e premendosela forte sul cazzo.
Sentii che il cuore saltava un battito ed accelerava.
Zio Gaetano s’era accorto di tutto.
Aveva capito che io ed Alfonso ci eravamo avvicinati.
Ed aveva capito quanto la sua influenza mi avesse trasformato negli ultimi mesi.
Mi sfilai da quella morsa in preda a un forte stato di eccitazione.
Lui ...
... mi guardò torcendo le labbra in segno di disprezzo. “Vedi di collaborare Paolo …”. Concluse calmo mentre si allontanava. “Te l’ho detto … conviene a tutti.”.
“Finalmente!”. Disse Alfonso quando entrai nella stanza. “Ci hai messo una vita ad arrivare”.
Era sdraiato sul letto. Le braccia larghe sopra al lenzuolo e le cosce spalancate a formare una croce.
La luce era spenta e la luna, oltre la finestra, rischiarava il corpo imponente.
Indossava solo gli slip. “Si muore di caldo stasera”.
Annuii mentre, a mia volta, mi toglievo i vestiti.
Ripensai alle parole di zio Gaetano. “L’ha capito che quello che ti eccita è proprio svuotare i coglioni di tuo cugino?” Quanto aveva ragione …
Presi posto accanto a lui. “È la prima notte che dormiamo insieme”. Dissi e feci scivolare le dita tra le sue gambe, sotto l’elastico delle mutande, chiudendo la mano intorno al cazzo barzotto.
“Ma non ti basta mai …?” Chiese lui eccitato.
“E già …” Risposi, cominciando a massaggiargli l’uccello.
“Aspettami un attimo … vado in bagno”. Disse montando sopra di me.
E, mentre mi scavalcava, appoggiò le labbra sulle mie e fece correre la lingua dentro alla bocca. “Stanotte non ti faccio dormire cucciolo”. Sussurrò.
La conversazione che avevo avuto con zio Gaetano aveva messo a nudo la verità.
Quell’uomo era riuscito a risvegliare la parte più nascosta di me.
“Li desidero entrambi”. Pensai, mentre mi sfilavo gli slip e aprivo le gambe, toccandomi in mezzo alle cosce, ...