1. Verità e fantasie di un quattordicenne - 2


    Data: 11/04/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    ... era nudo. Ci si copriva per tanti altri motivi, per il clima, per proteggere parti delicate, per vanità, ma non per pudore o decenza.
    
    - E adesso che conosci la mia domanda, quale è la tua risposta?
    
    - La mia risposta è ovvia, scontata, non sono un ipocrita e, anche se non siamo due antichi greci, e non so come potrei giustificarmi con tuo padre, mi farò vedere nudo. E tu farai lo stesso?
    
    - Se me lo chiedi.
    
    - Mi sa Flavio che puoi fare a meno di leggere il libro che, fra l’altro, è un po' noioso e ripetitivo.
    
    Arrivati a casa, Marco attiva l’impianto di diffusione e la musica rompe un silenzio che può essere imbarazzante. Va nella camera da letto, portandosi dietro la borsa, si sfila i pantaloncini, si siede sul letto, si toglie le scarpe e la maglietta. Poi si alza dal letto.
    
    Flavio lo ha seguito, ne guarda tutti i movimenti fatti con naturalezza, non esibiti e ammira la sua nudità, non ancora completa e lo diventa quando Marco si sfila anche le mutande e dice:
    
    - La doccia la faccio prima io, che sono pronto e tu no.
    
    Quando lo dice sta di fronte al ragazzo a poco più di un metro. L’immagine che si presenta a Flavio è quella di un maschio di circa quarant’anni con tutte le cose giuste, da poter usare come prototipo del maschio latino. La parola che meglio può definirlo è “normalità”, niente di accrescitivo o di diminutivo. Si nota solo una forte emozione, che riesce appena a nascondere, nel sentirsi sotto esame, con la paura di sbagliare o essere ...
    ... frainteso. Per meglio superarla, inizia a fischiettare ed entra nella doccia.
    
    Flavio non ce la fa ad aspettare il suo turno, si è denudato, apre la porta della doccia e, messogli una mano sul fianco, gli sta dicendo:
    
    - Adesso sono pronto anche io.
    
    - Flavio, che fai. Dammi il tempo di togliermi il sapone di dosso e te la lascio libera.
    
    - Pensavo di insaponarti la schiena.
    
    - Ma ho già fatto, sei tu che cominci adesso. La schiena la insapono io a te, girati.
    
    Lo dice, il ragazzo ubbidisce e si mette di schiena, giusto in tempo per non vedere l’erezione di Marco.
    
    Flavio è bellissimo, potrebbe incarnare quel Ganimede, coppiere degli dei, che faceva innamorare di sé, sia maschi che femmine.
    
    Sottrattosi alle attenzioni del figlio del suo amico, dopo avergli passato una mano sulla schiena, a confermare quello che ha detto, Marco esce dalla doccia e si mette addosso un accappatoio, per asciugarsi ma principalmente per coprirsi e nascondere il turbamento che ha provato.
    
    Con in dosso l’accappatoio può nascondere l’erezione a Flavio, ma non a sè stesso. Non c’è tempo per fare analisi perché in tutta fretta il ragazzo esce dalla doccia, si copre anche lui con l’accappatoio, tenendo la testa bassa, per evitare di guardare ed essere guardato. Vuole andare via il più presto possibile. Se non ci fosse sul suo viso l’acqua della doccia che ha appena fatto, si vedrebbero le lacrime di un quattordicenne, impulsivo, inesperto, che ha frainteso tutto e si sta vergognando, Marco ...