1. Verità e fantasie di un quattordicenne - 2


    Data: 11/04/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    Verità e fantasie di un quattordicenne – 2
    
    Appena lui uscì, veloce mi infilai in una cabina e chiusi la porta. Avevo le gambe molli e, per non cadere per terra, mi appoggiai al muro. Portai le mani al viso e, infilandomi le dita tra i capelli, risi e piansi di gioia, avrei anche lanciato un urlo da Tarzan, se non avessi temuto di essere udito.
    
    Avevo sborrato, ed era accaduto per un contatto reale con Marco, anche se lui non lo sapeva.
    
    Abbassatomi i pantaloni della tuta e le mutande, constatai che ero tutto imbrattato di sborro. Consumai un rotolo di carta igienica per pulirmi, i peli, di cui ero tanto fiero, mi si erano appiccicati alla pelle e mi riempii le mutande di pezzi di carta igienica.
    
    Nell’incamminarmi verso i campi di gioco, andando in contro, forse al destino, un lambo fa luce nella mia testa, mi scarica la tensione e mi porta da quello che era stato a quello che sta per essere e sarà. Da un’analisi più attentamente di quello che è successo, capisco che Marco non può non aver sentito la mia eccitazione sotto la mano quando ha provato a sollevarmi in aria. Avvinghiato a lui e con le nostre guance che si toccavano, io mi ero eccitato, mi era venuto il cazzo duro, prova ne era che avevo sborrato; quindi, quella mano che mi stava tra le gambe non poteva non aver sentito la mia erezione. Marco non poteva non essersi accorto che mi ero eccitato.
    
    E che fa?
    
    Mi dice “è tutto ok, non è successo niente”.
    
    È possibile che finisca in niente?
    
    Arrivato sul ...
    ... campo da gioco e non vedo mio padre, chiedo a Marco che mi dice.
    
    - È appena andato via. L’ho trovato che parlava al telefono. Una cosa urgente. Mi ha detto di dirti che potrebbe fare tardi.
    
    Io resto muto. Lui fa il disinvolto e mi fa.
    
    - Tutto bene?
    
    Avrei voluto rispondergli, “tu che pensi?” e dirgli che mi sono eccitato quando mi ha toccato, e che lui non può non essersene accorto. Ho anche sborrato, ma lui ha detto “è tutto ok, non è successo niente”. Per te o per me?
    
    Invece non ho risposto e, per non guardarlo ed essere guardato negli occhi, ho tenuto la testa bassa. Allora lui che sa controllarsi meglio di me, continua a parlare, va avanti, mi mette un braccio sulla spalla, è più alto di me, mi attira a sé, con una strapazzata che può essere anche presa per una carezza e mi chiede.
    
    - Che facciamo, Flavio. Il campo è prenotato ancora per mezz’ora, giochiamo tu e io?
    
    - Va bene, ma non mi stracciare, vieni al mio livello.
    
    - Potessi farlo anche con l’età, allora sì che ci divertiremmo.
    
    - I miei coetanei sono limitati e noiosi, senza fantasia.
    
    - E tu sei fantasioso?
    
    - Ne ho tanta che tu non immagini.
    
    - E nelle tue fantasie, Flavio, c’è posto per me?
    
    - Tu vorresti esserci? Tu di fantasie ne hai?
    
    - Due domande, due sì. Ci sei appena entrato.
    
    - A cosa ti riferisci.
    
    - Flavio, lo sai bene. La mia mano può testimoniare. Però adesso giochiamo. Ho grosse responsabilità. Scusami se ho provato a minimizzare. Non è vero che è tutto ok, che ...
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