IDA ~ VI ~ Macarena
Data: 09/04/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Fairy Land, Fonte: RaccontiMilu
... Qualcuno ha dei suggerimenti?” Chiese lui rivolgendosi agli astanti, molti dei quali sogghignarono e da tutte le parti fioccarono nomignoli osceni, appellativi volgari, che fecero imbarazzare profondamente Giulia al solo pensiero che uno di questi sarebbe potuto essere il suo nome per molto tempo.
Alhamba si limitava a sorridere poi si rivolse a Samara “Mi piacerebbe darle un nome terrestre, suggeriscine uno tu.”
L’Athanatas pensò qualche secondo “La prima volta che sono andata sulla Terra, mi sono recata alla Congrega di Madrid, e poi sono uscita a visitare la città, era sera e mi ricordo che c’era un posto in cui tutti ballavano una canzone molto popolare lì, si chiama Macarena. Penso sia un nome molto carino.”
“Lo penso pure io.” Decretò l’imperatore poi sollevò il mento a Giulia e le chiese “Tu cosa ne pensi schiava?”
“Io detesto la Macarena, padrone” sentenziò lei.
“Perfetto allora d’ora in avanti il tuo nome sarà Macarena” affermò Alhamba ignorando completamente il disappunto di Giulia, e cominciando con un bastoncino arroventato a incidere il suo nuovo appellativo su un collare di cuoio.
~ ~ ~
Altamira si ritirò dalla festa a poche ore dall’alba, tuttavia appena si fu buttata sul proprio letto si rese conto di non avere sonno, continuò a rigirarsi tra le lenzuola per qualche minuto prima di alzarsi nervosamente, accendere le luci e riempirsi una coppa piena fino all’orlo di vino.
Una sensazione spiacevole le aveva attanagliato lo stomaco per ...
... tutta la sera, e nemmeno ora accennava ad andarsene. Riflettendo si rese conto che tutto il proprio fastidio era riconducibile a un’unica persona: suo fratello. Era abituata al fatto che molte donne gli gravitassero intorno, eppure vedere con quanto interesse e gentilezza trattasse la principessa di Persia, l’aveva fatta star male.
Infine la terrestre, quella schiava le faceva sobbollire il sangue. Alhamba invece di pensare ad affari più seri perdeva tempo ora dietro una, ora dietro a un’altra puttana. Lei era senza colpe se non essere l’oggetto dell’interesse di suo fratello, eppure aveva voglia di schiaffeggiarla, di picchiarla, di sputarle addosso. La odiava come aborriva tutte le sue schiave.
Mentre finiva il proprio bicchiere rimuginando se fosse stato meglio distrarsi con un po’ di sesso, e se si se con uno schiavo o con una schiava un paio di colpi leggeri sulla porta la ridestarono.
Non si aspettava di trovarsi davanti un primo ministro con i capelli arruffati, nudo dalla vita in su e con un’aria stravolta, Altamira sorrise, pensando che in fondo lei doveva avere un aspetto molto simile.
“Scusami Alta, non riuscivo a dormire, stavo prendendo un po’ d’aria e nulla…ho visto che le tue stanze sono illuminate” si giustificò Kassandros rimanendo sulla soglia fino a quando lei non gli ebbe fatto segno di entrare.
“Stai sereno. Nemmeno io riuscivo a dormire. Alhamba dorme?” Chiese lei porgendogli una coppa piena.
“Alhamba fotte.” Disse lui ridendo mentre una ...