IDA ~ VI ~ Macarena
Data: 09/04/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Fairy Land, Fonte: RaccontiMilu
... indignare.
Quella notte tutti l’avevano guardata con curiosità, con malizia o con invidia, infatti era stata tutta la sera al fianco dell’imperatore al posto di una favorita completamente assente. Alhamba non si era dedicato a nessun altro, solo ed esclusivamente a lei, eppure mai le aveva rivolto uno sguardo desideroso e languido come quello del re. Mai era stato indiscreto, in nessun caso inopportuno; Querin si scoprì a desiderare di essere guardata con voluttà da lui, e proprio per questo di detestare ancor di più l’occhiata lasciva di Dunxax.
“Principessa…” Esalò lui in un sussurro appena udibile “vi si vedono i capezzoli”
Lei arrossì, e controllando non poté fare a meno di notare che era vero, i seni sospinti dal corpetto erano scivolati fuori più del dovuto e il vestito che indossava al di sotto si era scostato, lasciando libera la visuale sui suoi capezzoli rosei, teneri, rilassati. Si sistemò con nonchalace “Vi ringrazio, Altezza” rispose affogando nell’imbarazzo.
“Principessa, vi prego, chiamatemi per nome. State serena, anzi vi devo le mie scuse per aver visto qualcosa che voi non volevate” si voltò verso di lei, guardandola dritta negli occhi, accennando a un lieve sorriso.
Querin ebbe un momento di smarrimento, che fosse stato quello il motivo per cui lui non l’aveva guardata per tutta la serata? Per non imbarazzarla? Cercò di fare mente locale per capire quando il maledetto abito le avesse giocato quel brutto scherzo senza riuscirci “Alhamba, ...
... vi prego, non è colpa vostra” esalò rossissima in volto.
“Sono comunque dispiaciuto, mi sono trovato costretto ad avvertirvi visto che cominciavate ad attirare attenzioni che sicuramente non desiderate” Lo guardò rimanendone incantata, gli occhi dorati erano luminosi tanto quanto la veste intessuta di fili d’oro che portava. Era sicura che chiunque lo guardasse avesse la medesima impressione, egli spiccava come un sole tra tutti gli invitati, e né uomini né donne erano esenti dal suo fascino arcaico, profondo come tenebra insondabile, egli metteva i brividi e non si riusciva a capire se fossero di eccitazione o di timore reverenziale.
Annuì, abbassando lo sguardo, suo fratello si avvicinava a loro, probabilmente per darle manforte “Altezza!” Esordì beffardo “Per caso posso rubarvi mia sorella un attimo?”
“Beh, Principe dovreste chiedetelo a lei” rispose Alhamba facendo una smorfia divertita, il primo ministro dell’impero era visibilmente brillo. Querin si alzò esordendo in un sorriso di circostanza e si allontanò con il fratello.
“Smettila.” Sibilò secco all’orecchio della sorella “Non lo devi sedurre davvero; e potevi risparmiarti tranquillamente di andartene in giro mezza nuda”
“Non era voluto!” Esclamò lei indignata “non essere sempre così scostante”
“Voluto o meno mi hai fatto incazzare, vuoi entrare nel suo letto? È così no? Buona fortuna allora, nessuna donna libera ci è ancora riuscita. Io resterò a godermi lo spettacolo di una ragazzina che cerca ...