1. Vertigo, un incubo vissuto due volte – La conclusione


    Data: 05/04/2023, Categorie: Cuckold Tradimenti Voyeur Autore: Bateman80, Fonte: RaccontiMilu

    ... immobile e con la testa fasciata dalla quale percepivo, ad intermittenza, un fastidioso dolore pulsante.
    
    Dopo qualche minuto entrò un’infermiera, non più giovanissima e leggermente in sovrappeso che, con viso bonario e fare disinvolto, mi disse:
    
    “Oh ma buongiorno, ha fatto una bella dormita a quanto pare!”
    
    Mentre mi misurava la pressione e mi sostituiva la flebo, le chiesi perché mai mi trovassi in ospedale.. Ricordavo solo che era pomeriggio, c’era il sole e avevo deciso di uscire per fare una passeggiata, da lì in poi, buio profondo.. E lei, sorridendo tranquilla, mi rispose che ero in terapia da due giorni a causa di una leggera lesione cranio-cerebrale da caduta, com’era riportato sulla mia cartella clinica. Riuscendo a muovere le braccia le chiesi se fosse possibile mangiare qualcosa e se avessi con me degli effetti personali. Lei, annuendo, con tono materno mi rispose:
    
    “Ma certo che li ha! La sua bella fidanzatina ieri le ha portato tutto quello che le occorre.. ah lei dovrebbe essere contento, ha davvero una ragazza d’oro!”
    
    E mise sul tavolino del letto il mio cellulare, una rivista di motociclismo, una scatola dei miei cioccolatini preferiti e il mio beauty-case. Lo smartphone aveva il vetro leggermente ammaccato ma si accese subito senza problemi. Chiamai immediatamente Anna che, raggiante e gioiosa, mi rispose che si sarebbe precipitata qui in cinque minuti. Nel frattempo diedi una rapida scorsa alla galleria delle foto e notai, dalla data, che le ...
    ... ultime le avevo scattate poco prima della passeggiata. L’ultimo video, invece, risaliva a due settimane prima, era del giorno in cui abbandonai la carrozzina per passare alle stampelle.
    
    Dopo circa un quarto d’ora entrò Anna accompagnata dal Primario. Mi strinse subito in un forte abbraccio quasi stendendosi addosso a me, mentre il dottore mi spiegava della non grave entità della lesione alla testa, assicurandomi che sarei stato dimesso in tre giorni.
    
    Passammo assieme l’intera giornata e, chiedendo ad Anna della dinamica dell’incidente, mi raccontò che durante la passeggiata di due giorni prima, ero caduto inciampando sul marciapiede della nostra via e avevo battuto la testa, e che dei passanti avevano prontamente chiamato l’ambulanza. Verso le sei, ora di cena in ospedale, fummo interrotti dall’infermiera che ci avvisava che di lì a poco sarebbe entrata coi vassoi. Anna ed io ci salutammo con un lungo bacio, dandoci appuntamento per il giorno dopo e lei, vedendomi un po’ abbacchiato per il fatto di dover trascorrere altre due notti in quel letto d’ospedale, con un rapido gesto alzò la gonna e si sfilò le sue mutandine rosse, lanciandomele prima di uscire. Non appena vidi la robusta infermiera entrare col carrello, le nascosi subito sotto al cuscino.
    
    “Lei è davvero fortunato mi creda, oggigiorno è raro trovare ragazze così belle e devote come la sua, dovrebbe baciarsi i gomiti!”
    
    Esclamò lei, porgendomi il vassoio con la cena e io le risposi con un sorriso. Stavo per ...
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