Biancaneve ai sette nani - 1
Data: 03/04/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... ci avvolse un cuore sanguinante, il cuore di un maiale, che aveva sottratto dalle cucine, e la ripose nella tracolla. Fatto questo:
“Adesso andate, principe, e che il cielo vi aiuti. Io devo tornare a finire il mio lavoro.”
“Non lo dimenticherò.”, disse Martino, afferrandogli la mano e stringendola forte.
“Sì… - mormorò Carlotto con voce rotta – Andate adesso.”, e si voltò in fretta, scomparendo alla vista.
***
L’alba cominciava a schiarire l’orizzonte, quando Carlotto fu raggiunto nelle stalle da Valfrido.
“Allora?”, gli chiese con ansia.
“E’ fatta.”, rispose quello e trasse dalla tracolla la camicia fradicia di sangue, che svolse, mostrandogli il cuore.
“E’ suo?”, fece Valfrido, afferrandolo con mano rapace.
“Sì, gliel’ho estratto, dopo averlo trafitto.”, e gli mostrò la camicia bucata dalle coltellate.
“E… di lui… che ne hai fatto?”
“L’ho gettato in un dirupo. Ci penseranno i lupi.”
Una luce feroce si accese negli occhi del principe.
“Bene… - fece, stringendo in pugno il povero cuore – E tu meriti un premio!”, aggiunse allo stalliere.
In preda, quindi, ad un’eccitazione convulsa, gettato a terra il cuore, lo afferrò per le braccia e lo
costrinse a voltarsi; poi lo piegò su una balla di fieno e gli strattonò giù le braghe, scoprendogli le natiche.
“Adesso tocca a te prendere il suo posto... - disse, puntandogli il cazzo eretto sul buco contratto e spingendoglielo dentro con un colpo secco – E questo è il tuo premio…”, ...
... grugnì.
Carlotto urlò e si dibatté nel tentativo di sottrarsi all’inevitabile, ma l’altro lo tenne fermo saldamente, cominciando a zagagliarlo, prima ancora di averlo penetrato per intero, tanta era la foga della sua eccitazione.
“Goditi il cazzo del tuo principe… - ansimava, sbattendoglielo con foga tutto dentro – goditelo, fottuto stalliere!… goditelo… finché te lo do… Goditi l’onore che ti sto facendo!”, e pistonava sempre più forte, via via che il piacere cresceva e l’orgasmo maturava.
Dopo la resistenza iniziale, Carlotto ormai subiva passivamente quell’ignominia: era la giusta punizione per essere stato il complice di quel mostro… chi di spada ferisce, di spada perisce…
Importante è che Martino fosse in salvo, questo solo contava, questo solo gli dava conforto.
E poi tutto finì: con un grugnito animalesco, Valfrido diede un ultimo affondo e immediatamente
dal suo cazzo scaturì una raffica di fiotti corposi, che il poveretto, brutalizzato, non avvertì neanche: si rese conto soltanto del fatto che bruscamente l’oggetto infisso nel suo retto veniva tirato via, lasciandogli tutta la parte indolenzita, che lui stesso veniva rigirato, che Valfrido lo sovrastava e con un ghigno satanico gli strusciava sul volto il membro viscido di sperma e di umori, cercando di spingerglielo in bocca.
Lui serrò le labbra, girando di lato la testa, e per fortuna quel gioco perverso stancò in fretta il suo tormentatore, che dopo un po’ si tirò su le braghe, raccolse il cuore e se ...