1. Giuliana, la nascita di una porcellina.


    Data: 22/07/2018, Categorie: Etero Autore: CARLOMARIABSX, Fonte: Annunci69

    ... Giuliana che, in un rigurgito di pudore le tenne chiuse; ma fu solo un attimo, perché subito dopo lei si lasciò andare rispondendo al bacio e aprendosi completamente al bacio del collega il quale, temendo quasi che lei potesse ripensarci, la spinse contro il tavolo facendola stendere e provando ad abbassarle il tanga.
    
    Lei stavolta provò a reagire scostandogli la mano, ma rimase comunque lì stesa quasi completamente nuda, disponibile, invitante.
    
    Lui le andò sopra riprendendo a baciarle le tette, poi si fermò e disse: “Vieni, andiamo nella stanza del professore che c’è quel divano grande”.
    
    Giuliana ne approfittò per provare un’ulteriore pudica, quanto debole resistenza: “Noi dai, smettiamola, se viene qualcuno, qui ci cacciano tutt’e due”.
    
    Rino sembrò non averla neanche udita, la prese per mano e la trascinò nella grande stanza del professore, con lei che riusciva a camminare a fatica per via del vestito che rimasto attaccato al tanga le finiva spesso sotto i piedi.
    
    Non accese neanche la luce, tanto dalla vetrata filtrava la luce del corridoio e mentre Giuliana continuò nella sua flebile protesta, lui la strinse palpandole con forza i globi belli sodi del suo culo spingendola, contemporaneamente verso il grande divano.
    
    Lei sentì il divano dietro di sé e ancora una volta cercò di opporre una qualche resistenza provando inutilmente a rimanere in piedi, quindi lui continuando a fissarla con voluttà, prese a togliersi la camici.
    
    Giuliana viveva una ...
    ... situazione quasi irreale, le sembrava di non essere lei la protagonista, ma di assistere ad un film.
    
    Ad un certo punto si vergognò di essere lì su quel divano, nella stanza del professore, dove altre volte si era seduta per riunioni e dove aveva sempre provato a fare bella figura per le cose che diceva e per l’impegno nel suo lavoro, mentre ora in quello stesso luogo stava stesa, quasi completamente nuda e con il collega che si stava spogliando.
    
    Si pentì di essersi cacciata in quella situazione, cercò di alzarsi e di coprirsi il seno con un cuscino, ma Rino era ormai scatenato e per nessuna ragione al mondo avrebbe adesso rinunciato all’oggetto dei propri sogni erotici dell’ultimo periodo.
    
    No, ora che l’aveva qui davanti, quasi nuda e per giunta ‘abbastanza’ consenziente, non vi avrebbe rinunciato di certo.
    
    Così la spinse di nuovo sul divano, le tolse il cuscino posto a difesa dell’ultimo barlume di pudore e si buttò su di le baciandola.
    
    Giuliana reagì provando una ultima, debole ed inutile difesa, ma quando lui arrivò con la bocca a baciarle i seni e a solleticarle i capezzoli, capì nuovamente che ormai aveva perso, allargò quindi le braccia lasciando che lui continuasse: l’avrebbe avuta, dunque, ma senza la sua partecipazione.
    
    Aveva deciso, infatti, di rimanere impassibile davanti a tanta irruenza per fargli capire che stava subendo una violenza in piena regola.
    
    Lui provò a baciarle la bocca che lei però a tenne chiusa, così Rino riprese a mordicchiarle i ...
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