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Marilena
Data: 27/03/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Marilena C., Fonte: EroticiRacconti
... una mano mi tappava la bocca mentre con l'altra portandosi l'indice sulla punta del naso mi intimava di stare zitta e sempre tappandomi la bocca ha cercato ancora di frugarmi tra le cosce, sotto la gonna. Io volevo impedirglielo serrando le gambe, portando il sedere all'indietro a contatto con lo sciacquone e respingendo il suo braccio con le due mani. Tutto inutile. Erta forte e la sua mano si infilava bene tra le mie polposità. Fino a raggiungere l'intimità femminile coperta dagli slip ormai inzuppati di liquido vaginale. Una domanda appena bisbigliata: - se ti tolgo la mano dalla bocca non urli, vero? - Mi chiedo ancora perché ho acconsentito a quella sua richiesta, ma la risposta è ovvia: eccitata all'inverosimile com'ero, chiunque avrebbe potuto farmi fare qualsiasi cosa. Con quella stessa mano ha provato a sbottonarmi la camicetta e non riuscendogli agevole ha sfilato l'altra che aveva tra le mie cosce, mi sono resa conto in quel momento del piacere che stavo cominciando a provare frugata dalla mano di un estraneo. Una mano decisa, insistente. Nel momento in cui l'ha tolta da sopra la figa mi sono sentita vuota, smarrita. Perché ci vuole così poco a farmi cedere e addirittura partecipare al piacere del maschio che mi costringe? Figuriamoci se i miei – no, per favore smettila. Lasciami andare....- bastavano a farlo desistere! La sua risposta: - non ci penso proprio. Una femmina come te va goduta bene, spesso e a lungo. Per oggi mi accontenterò di ...
... una sveltina in un cesso di un locale pubblico; poi vedremo come fare. Di sicuro arriverai a conoscere il mio cazzo molto meglio di come conosci quello di tuo marito.- Le sue parole aumentavano il mio smarrimento insieme a quelle mani che cominciavano a impastarmi le tette che era riuscito a liberare dalle coppe del reggiseno. Giocava con i miei capezzoli con indici e pollici. Un suo ginocchio tra i miei non mi permetteva di tenere le gambe chiuse come avrei voluto, come quando poco prima stringendo le cosce sentivo bene la mano del porco sulla figa e le sue dita che si muovevamo giocando con in mio sesso ancora coperto dalle mutandine. Ero anche sicura che lui si era goduto il calore che sprigionavo a causa di quella mamo insistente. Mi ha fatto mettere in piedi spalle incollate alla parete e chinandosi un poco ha cominciato a succhiarmi i capezzoli. Ho sentito la sua mano di nuovo tra le c cosce che tenevo strette per quanto mi era possibile. Lui: - mmmmsssiiiii gran belle cosce lunghe e polpose. Mi fanno impazzire hai un calore pazzesco qui in mezzo. Il suo pollice tutto in vagina e il polpastrello dell'indice a frugarmi l'ano. Ha spinto. È entrato. Non ho più resistito. Il mio bacino succube di quella mano, ha cominciato a dare dei potenti scatti in avanti e compiere delle rotazioni che non controllavo più. Le mie mani aggrappate alle sue spalle. Cominciavo a gemere forte. Ha incollato la sua bocca alla mia, un bacio poderoso con le nostre lingue che si ...