Marilena
Data: 27/03/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Marilena C., Fonte: EroticiRacconti
... ubriaca, ma i riflessi non erano poi così pronti e lucidi e credo lo fossero anche un po' meno quelli della mia dolce metà, ma nulla che alla fine del pranzo prima di salire in auto, il tempo che saremmo ancora stati lì e una bella boccata d'aria fresca non avrebbe ripulito. Insomma, niente di che, tutto sotto controllo.
Non so come e non ricordo perché i discorsi tra me e i miei due vicini di tavolo, quello che ho già descritto e una lontana parente di mio marito con cui poco ci si frequentava e ancor meno io conoscevo, che alternava trenta secondi di chiacchiera con noi e cinque minuti con la donna che le stava al fianco opposto al mio, sono scivolati su aspetto fisico e più o meno bellezza e avvenenza delle persone. Ho pensato: un argomento come un altro. Lui, il mio vicino di tavola che si complimentava per, a suo dire, il mio aspetto fisico e la mia avvenenza, io che cercavo di cambiare discorso per sfuggire a quel “corteggiamento” provando a cercare lo sguardo di mio marito che invece era assorto nella chiacchiera, nel mangiare e bere.
Sono tornata alla quasi totale lucidità sentendo il ginocchio che si appoggia al mio, la sua mano che scendendo a grattarsi il polpaccio ha toccato il mio.
Un suo -mi scusi- lui ha momentaneamente ripristinato le giuste distanze e questo mi ha tranquillizzata.
Però, a distanza di pochissimo, un nuovo senso di disagio, di turbamento mi hanno catturata quando il palmo di quella mano mi si è poggiato sul ginocchio con i ...
... polpastrelli che conquistavano l'inizio dell'interno coscia. Tutti i muscoli del mio corpo si sono irrigiditi. La lunga tovaglia copriva quel palpeggio. Si, perché così era: mi stava palpeggiando. Il palmo di quella mano poco sopra il ginocchio a contatto con la calza velata che fasciava la mia pelle. I suoi polpastrelli sull'interno coscia pressavano dolcemente.
Ho immediatamente stretto le cosce l'una sull'altra aggiustando la mia postura sulla sedia e raddrizzando la schiena. Un no, la smetta per favore, da me sussurrato, ha ottenuto come risposta un suo sorriso mentre le guance mi prendevano fuoco e vedendomi così imbarazzata che sarei sparita molto volentieri nel nulla l'ho sentito rispondermi:- sei bellissima già normalmente, ma così in imbarazzo sei letteralmente irresistibile.-
Ovviamente tra la confusione, il chiasso e lui che per rispondermi ha avvicinato la sua bocca al mio orecchio, nessuno si è accorto di nulla. Tanto meno qualcuno sospettava cosa la lunga tovaglia stesse coprendo con la mia gonna che veniva su all'avanzare della mano del porco verso le mie intimità. Però proprio in quel momento, un ragazzino che si era avvicinato alla mamma seduta al nostro tavolo due posti dopo mio marito, si inchinava a raccogliere qualcosa che gli era caduto dalle mani. Questo mi ha letteralmente terrorizzata. Ci mancava che il ragazzino avesse visto......- Ma no, dai....- pensavo.
Cercavo di tenere le cosce strette, ma mi rendevo conto di non riuscire ad impedire al bastardo ...