Il capo-officina di matteo
Data: 26/03/2023,
Categorie:
Trans
Autore: StellaTroia, Fonte: Annunci69
... ancora giovane e prestante, ai miei occhi mi sembrava un vecchio, io ne avevo poco più di venti e lui poteva essere mio nonno.
Ma i miei pensieri si dissolsero molto velocemente perché lui prese la mia mano, la portò sulla leva del cambio e senza lasciarla mi invitava ad accarezzare il pomello, io non capivo lo scopo, me la teneva forte e nonostante facessi resistenza non riuscivo a liberarmi anzi lui stringeva ancora di più e mi spingeva la mano lungo la leva del cambio costringendomi ad accarezzarlo e simulare una sega... "Puttanella, dimmi la verità, quante volte te lo sei infilato nel culo?"
Impaurita e intimorita dalla situazione cercai di trovare scuse, spiegare che non era vero nulla, cercavo di giustificarmi, ovviamente fu tutto inutile anche perché balbettavo parole quasi senza senso.
"Dai troietta, stai tranquilla, ho visto come ti fai sfondare da Matteo in officina durante la pausa pranzo, ahahah"
"Pensavate che non mi ero accorto di nulla? Sai quante volte ho fatto finta di andare a pranzo a casa e invece ero nascosto nel mio ufficio ad assistere alle vostre scopate? Sai quante seghe mi sono fatto assistendo ai vostri show? Ogni volta che vedo il tuo culo me lo fai diventare di marmo troia, anche adesso... tocca... dai.. toccami puttanella... toccami il cazzo"
Io non sapevo cosa fare, ero molto combattuta, avvertivo una forte eccitazione ma allo stesso tempo, causa la mia poca esperienza, ero molto impaurita e pensai di scendere dall'auto e ...
... scappare.
La mia mano però si comportava diversamente, aveva preso l'iniziativa e quindi cominciò a massaggiargli il pacco.
Lui molto repentinamente sterzo' e fermò la macchina in un piccolo piazzale dietro un albero, cacciò il cazzo fuori, già duro e me lo diede in mano "adesso lavora troietta, fammi vedere come mi massaggi il cazzo"
Mmmmm ormai ero sputtanata e avevo anche tanta voglia di assecondarlo.
Presi con entrambi le mani il suo cazzo e lo segavo, accarezzavo le palle e contemporaneamente lo masturbavo.
Non era superdotato ma nemmeno piccolo, bello doppio, ricurvo e con una super cappella che sembrava quasi una prugna rossa. Stupendo.
"Brava la mia puttanella, dai continua, mettici più impegno, prendimelo in bocca, succhia cagnetta"
Non me lo feci ripetere, abbassai la testa tra le sue gambe e mi ritrovai la bocca piena del suo cazzo.
La cappella era veramente grossa e ogni volta che inghiottivo il suo cazzo quasi affogavo perché mi ostruiva letteralmente il cavo orale. Il bastardo era felice di sentirmi in difficoltà e quando io cercavo di far resistenza e allentare la presa sul suo cazzone, lui si arrapava ancora di più, con le mani mi spingeva con forza la testa contro il suo ventre e contemporaneamente con colpi violenti mi scopava la gola. "Puttanella" mi diceva "sei una succhiacazzi nata, dai, succhia, fammi sentire la tua lingua che voglio inondarti di sborra" e continuava più infuriato di prima.
Il porco era molto resistente, ogni tanto mi ...