Club Tlazo – Capitolo 7
Data: 26/03/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... alternativamente. I due uomini la cingevano con un braccio ciascuno, non vietandosi di palpare alcune zone del corpo della bionda in particolare. – Ci vediamo, ragazzi – disse Eleonora, sciogliendosi dalla loro stretta con un movimento degno di un felino. – Ci mancherai – risposero gli altri due, sospirando. La ragazza, percorsi alcuni passi, si voltò verso di loro e, un sorriso lussurioso sulle labbra, afferrò con entrambe le mani il decolleté dell’abito che le era stato donato dalla direzione della discoteca, abbassandolo quando bastava per far vedere i seni fino ai capezzoli. – Questo per divertirvi nei momenti di noia – disse con un occhiolino. Uno dei gemelli le mandò un bacio, l’altro le giurò il proprio amore. Eleonora rise di gusto mentre si girava e si avviava verso le sue due amiche. – Ciao, ragazze. Come va? – domandò, la sua voce squillante che esprimeva tutta la sua felicità. Cristina sbatté le palpebre, confusa. – Ma cosa… – Ele! – esclamò Miriam, facendo qualche passo verso l’amica. Solo in quel momento, Cristina si accorse che la rossa camminava con fatica e, a giudicare dalla smorfia sul viso, con dolore. – Stai bene? Dove ti hanno portata? – Oh, amica mia! – Eleonora abbracciò la rossa con trasporto. – Come sono felice di rivederti! Ti hanno dato il Golden Pass, vedo. Miriam lo sollevò davanti alla ragazza. Sorrideva, ma agli occhi di Cristina non sembrava esserci nemmeno una briciola di felicità. Eleonora protese una mano verso di lei. – Me lo fai vedere? ...
... La rossa apparve davvero stupita. – Come, non te l’hanno dato? – No – rispose la bionda. Infilò una mano nel solco tra i grossi seni ed estrasse un cartellino con una catenina argentata che le cingeva il collo. Lo mostrò all’amica: un tesserino con il logo della discoteca e il nome della ragazza scritto a mano. – Mi hanno dato questo, dopo che ho chiesto un colloquio di lavoro per un posto nella sala dove ci hanno legate – spiegò, incapace di trattenere un sorriso ed un luccichio negli occhi. Al contempo, il volto della rossa sbiancò e gli occhi le si sgranarono. – Sì, – continuava Eleonora, come se stesse confessando qualcosa che l’aveva divertita ma che, sapeva, avrebbe fatto meglio a tacere, – ne approfitterò per pagare a tutte la vacanza, così da sdebitarmi. Cristina non riuscì a spiccare parola. – E ho visto il signor Jiménez, – continuò la ragazza, ancora più sorridente, – e ha detto di voler fare lui, di persona, il mio colloquio. Che onore! – disse, sogghignando soddisfatta. – Tra l’altro, devo dire che era seguito da una ragazza che immagino fosse la sua segretaria, che è un pezzo di fica pazzesca. La bionda guardò la verginella avviarsi lungo la strada, seguita da Miriam zoppicante. Le due iniziarono a parlottare sui gemelli Grant dopo che la tettona aveva sostenuto di esserci finita a letto. La vide fermarsi dopo qualche metro, voltandosi verso di lei. – Dai, andiamo, Cristina: ho voglia di chiederti qualche consiglio su come ammorbidire il calciatore quando farò il ...