Club Tlazo – Capitolo 7
Data: 26/03/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
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<!--Luogo e orario-->
Cristina si era seduta il più lontano possibile che le manette le permettevano da Elisabetta, stringendo, a differenza di questa, le gambe sull’addome, come a nasconderle il seno e l’inguine. La nuova arrivata, dopo qualche frase di circostanza che grondava derisione, non l’aveva più nemmeno considerata. Sedeva sulle gambe, lo sguardo che vagava in pensieri che la bionda non riusciva a indovinare. L’unica cosa che sapeva era che la odiava. La odiava con tutta la sua anima. Quella troia era perfetta, sia fisicamente che nella postura, come quella di certi guerrieri dell’estremo oriente intenti a meditare, preparandosi mentalmente alla battaglia. Lei, però sapeva irradiare erotismo anche in quel momento, con le labbra appena socchiuse. Era fottutamente bella, doveva ammettere Cristina. Ma non avrebbe mai ammesso che avrebbe voluto farci sesso pure lei, baciarla sdraiate su un materasso di piume, stringerle uno di quei grossi, invitanti seni mentre contemplava il suo volto che veniva ulteriormente ingentilito da un orgasmo che lei stessa le avrebbe inflitto con una mano nella sua fottuta figa depilata. La bionda strinse i denti a quell’immagine, inorridendo nel rendersi conto dell’aumento dell’umidità nella sua passera. L’odore che sentì salire dal proprio inguine fu quasi più intenso della sborra secca che non era riuscita a togliersi dal volto, e in quel momento le parve più disgustoso del fluido uscito da una ...
... ventina di coglioni. La porta si aprì, dopo ore che l’ultimo fruitore della sua bocca era stato sbattuto fuori dalla camera a favore di Elisabetta, e, con soddisfazione di Cristina, questa volta mostrò davvero l’uomo che aspettava dalla sera precedente. Jiménez, il famoso calciatore di cui tutte le donne avrebbero voluto essere le amanti, si fermò sull’ingresso, l’espressione sul volto che passava da quella sicurezza che solo i veri uomini hanno la capacità di esprimere ad un attimo di sbigottimento alla vista delle due ragazze. Cristina si mise seduta meglio, imitando la posizione della puttana castana, gonfiando il petto sebbene privo delle mammelle che pendevano dal busto di Elisabetta, sorridendo lussuriosa a Jiménez, la cui espressione, nel vederla, non solo tornò ad assumere la sua sicurezza, ma si aggiunse anche una sfumatura di divertimento. Sogghignando soddisfatto, Jiménez entrò nella camera da letto, dirigendosi verso le due ragazze. Elisabetta sembrò ergersi ancora più mentre spingeva avanti il petto, aprendo le labbra, pronta ad accogliere in bocca il suo nuovo amante. Ma il suo sguardo di vittoria e lussuria si offuscò quando vide l’uomo passare davanti a lei, fermandosi di fronte a Cristina. Fu il volto della bionda ad illuminarsi ancora di più, il sorriso migliore e più sincero della sua vita ad accendere il luccichio dei suoi occhi. “Non bastano le tue cazzo di tette, troia”, pensò, guardando Jiménez sbottonarsi i pantaloni e infilarsi una mano nelle mutande. ...