Club Tlazo – Capitolo 7
Data: 26/03/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... età. Era come fottere la sé stessa ideale, punirla perché non era mai davvero esistita. Certo, la sua amica con i capelli biondi aveva delle poppe maestose, ma per lei non poteva competere con il resto dell’aspetto della sua piccola… e poi aveva potuto venderla a quei due pervertiti dei gemelli Grant, che sembravano scoparsi l’un l’altro attraverso una donna, per una somma considerevole. Avrebbe contemplato il video della loro scopata in una nottata più noiosa di quella. Quando aveva proposto a Jiménez di aprire quella discoteca con lei, usando la sua fama per adescare ragazzotte stupide attratte dalle celebrità e poterle usare come schiave sessuali in cambio di un inutile pass, non avrebbe mai nemmeno sognato di trovarsi davanti il suo sogno di bellezza. Convincere il calciatore a far portare dentro quelle tre e poi cambiare gli ordini delle guardie perché conducessero la bionda rompicoglioni nella stanza di Jiménez e la tettona dai Grant fu una cosa piuttosto semplice per lei. L’orgasmo che la colse fu qualcosa di appena accennato, nulla a che vedere con i primi che aveva strappato alla figa e al culo di Miriam, ma la lasciò ugualmente stremata. Non aveva più l’età, sebbene il desiderio di sesso fosse ancora maggiore di quando aveva diciotto anni. Rimase un attimo a prendere fiato, aspettando che le passasse il capogiro appoggiandosi al cazzo di gomma infilato nel retto della ragazza, poi lo estrasse lentamente. L’ano sembrò incapace di riprendere la sua dimensione ...
... originale se non dopo diversi secondi. Clelia si abbassò davanti alla ragazza, baciandola sulle labbra incrostate di sborra e accarezzandole i capelli impiastricciati. – Grazie, piccola mia… – le sussurrò, sincera. Miriam sembrò non aver sentito, gli occhi socchiusi e un rivolo di un liquido trasparente pieno di bolle che le colava da un angolo della bocca. Clelia si alzò, fece un paio di passi indietro e chiamò le guardie fuori dalla porta. Quando entrarono, la trovarono che si stava togliendo lo strap-on svelando un inguine arrossato, bagnato dai continui orgasmi che si era procurata. Gettò le mutande di plastica a terra, diventando un problema delle donne delle pulizie, e si diresse verso la porta celata da cui era entrata ore prima. Lanciò un‘occhiata alle guardie. – Portate via quella troia, lavatela, datele un vestito carino e un pass – ordinò, ricevendo un cenno dalle guardie. Fece un altro passo, fermandosi di nuovo e volandosi di nuovo verso gli uomini. – Ah, apprezzo molto il vostro impegno professionale – li elogiò, di nuovo con quel tono di voce da dolce nonnina. – Concedetevi pure una gratifica. Chiuse la porta mentre le due guardie si sfilavano le cinture dell’uniforme portandosi davanti e dietro alla ragazza.
<!--Luogo e orario-->
Eleonora non sapeva da quanto era in quella stanza con i due gemelli. Uno dei due, la ragazza non era ancora riuscita a distinguere uno dall’altro, era sotto e lei lo stava cavalcando, mentre i suoi pollici si muovevano capaci sulle ...