1. Fermata d'autobus


    Data: 20/03/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti

    ... stiamo già facendo!”
    
    Andammo in una paninoteca e ordinai tre panini.
    
    Quando arrivammo ​​a casa mia sorrise.
    
    “Bello!”
    
    Io risi.
    
    “Non è molto ma è una casa.”
    
    Aprii la porta ed entrammo.
    
    Si guardò intorno.
    
    “Cosa fai per vivere?”
    
    “Sono un avvocato.”
    
    Mi guardò chiaramente stupito.
    
    “Niente cose sporche?”
    
    “No.”
    
    Dissi ridendo. Lo guardai. Era molto carino.
    
    “Posso chiederti una cosa?”
    
    “Spara.”
    
    “In realtà due cose. Come ti chiami e quanti anni hai?”
    
    Sorrise.
    
    “Mi chiamo Ben e ho appena compiuto 19 anni.”
    
    Sorrisi, con la sua corporatura leggera e la statura bassa non sembrava avere più di 14 o 15 anni.
    
    “Hai davvero 19 anni?”
    
    “Li avrò tra pochi giorni.”
    
    Andai in cucina.
    
    “Cosa vuoi fare prima, un bagno o mangiare?”
    
    Sollevò una gamba su uno degli sgabelli da bar di fronte all'isola.
    
    “Preferirei mangiare se ti va bene."
    
    Disse guardando il sacchetto.
    
    Annuii, tirai fuori un piatto e ci misi sopra i panini.
    
    “Vuoi che li riscaldi?”
    
    Lui scosse la testa.
    
    Gli misi davanti il piatto e lui cominciò a mangiare.
    
    “Quanto tempo è passato dall'ultima volta che hai mangiato?”
    
    Si strinse nelle spalle.
    
    “Un po’.”
    
    Mormorò tra un boccone e l’altro.
    
    Dopo aver mangiato, lo portai in camera mia e gli feci fare un bagno caldo.
    
    Andai all’armadio in cui tenevo i vestiti dei miei fratelli minori.
    
    “Questi dovrebbero adattarsi a te.”
    
    Dissi mettendo i vestiti sul coperchio del water.
    
    Rimase lì a guardare ...
    ... sospettosamente la vasca dell'acqua calda.
    
    “Rimarrai a parlare con me?”
    
    Sembrava un ragazzino.
    
    Annuii
    
    “Ovviamente.”
    
    Lo guardai mentre sollevava la camicia sopra la testa, gli si impigliò per un momento e poi si liberò.
    
    Il mio respiro si bloccò. Il suo petto era liscio e scolpito e il suo stomaco era piatto e increspato. Avrebbe dovuto eccitarmi, ma invece mi riempii di rabbia quando vidi i grandi lividi viola sui fianchi e sullo stomaco.
    
    “Cazzo! Ti ha fatto questo?”
    
    Lui annuì.
    
    “Mi ha preso a calci dopo avermi buttato a terra.”
    
    Strinsi i denti e Ben sorrise.
    
    “Va tutto bene, non fa molto male.”
    
    Annuii.
    
    Si tolse le scarpe da ginnastica e si slacciò lentamente i pantaloni. Mentre li tirava giù, il suo stomaco si contrasse. Indossava un paio di boxer. Trattenni il respiro mentre agganciava le dita nell’elastico e li abbassava. Vidi un cespuglio scuro di peli pubici ricci e l'inizio del suo cazzo.
    
    Quando uscì dai boxer il suo uccello oscillò su e giù. Era lungo e curvato leggermente verso il basso.
    
    Aveva un paio di palle carnose e morbide delle dimensioni di due palline da golf. Sorrise.
    
    “Ti piace quello che vedi?”
    
    Mi riscossi.
    
    “Appoggiati a me e togliti i calzini.”
    
    Si aggrappò alle mie spalle e il suo pene era a pochi centimetri dalla mia faccia. Tutto quello che dovevo fare era tirare fuori la lingua e leccarlo.
    
    Raccolsi i suoi vestiti.
    
    “Vado a metterli in lavatrice e torno subito. Lui annuì.”
    
    Mentre li mettevo a ...
«1234...8»