1. Vacanza in Umbria


    Data: 18/03/2023, Categorie: Etero Autore: Francesco, Fonte: RaccontiMilu

    ... avida ed inesorabile. Marco le prese la testa per tirarla a sè e piantarle l’asta in gola e Luisa non oppose resistenza, anzi iniziò a dettare un ritmo più intenso. Ogni tanto rallentava per succhiare la cappella con decisione, senza mai dimenticarsi delle palle del ragazzo. Una volta insalivata ben bene la mazza, se lo mise fra i seni, ed iniziò una stupenda spagnola, non perdendo occasione di succhiare la cappella ogni volta che faceva capolino dal solco dei seni. Marco cercava di reggere il ritmo, ma Luisa era infoiata. Provò a strizzare con forza i capezzoli, ma la scatenò soltanto di più; ormai aveva perso il controllo e lo stava facendo esplodere dal piacere.
    
    Provò a farle rallentare il ritmo, ma la ragazza lo guardò fisso negli occhi:
    
    “Vienimi in bocca”
    
    Riprese il sublime massaggio con i seni, questa volta senza staccare un attimo la bocca dalla cappella, succhiando come un’indemoniata. Marco ormai aveva perso il controllo e sentiva l’orgasmo montare piano piano dalle palle; ormai ogni tentativo di trattenersi sarebbe stato vano, e si lasciò andare alla voracità della ragazza, che grazie a quelle favolose tette ed al sapiente pompino fece esplodere l’orgasmo del ragazzo prepotentemente nella sua bocca. Appena il primo schizzo le colpì il palato, se lo conficcò con un solo movimento in gola, ingoiando lo sperma come se fosse a digiuno da giorni. E non accennava a rallentare, tanto che l’orgasmo per Marco fu così intenso che quasi iniziarono a fargli male le ...
    ... palle.
    
    Piano piano la biondina rallentò fino a staccare le avide labbra dalla cappella. Era soddisfatta, le si leggeva negli occhi, ma non era certo finita.
    
    Marco ebbe qualche momento di stordimento, ma si riprese ben presto; fece alzare Luisa, le sfilò le culotte che ormai erano zuppe di umori oltre che di pioggia, e rimanendo seduto la fece montare a cavalcioni sopra di sè, con le labbra depilate all’altezza della bocca ed inizio a leccarla. Luisa iniziò ben presto a mugolare, afferrando la nuca di Marco e spalmandogli letteralmente la fica in faccia, guidandolo al suo clitoride, gonfio e sensibile. Marco le infilò tre dita dentro mentre la leccava, e Luisa apprezzò dimenandosi ancora, ma era chiaro che la ragazza voleva di più; non appena il cazzo di Marco riprese vigore, ci scivolò sopra, impalandosi in un colpo solo ed iniziò una cavalcata da vera amazzone. Si sapeva muovere benissimo e con fluidità, riuscendo a spingerlo sempre in profondità ad ogni movimento, ondeggiando i fianchi con sapienza. I seni ballavano proprio all’altezza della bocca di Marco, che con gioia li leccava, ne succhiava i capezzoli con forza, fino a morderli per sentirla godere ed urlare di piacere.
    
    Luisa era una vera invasata; Marco non riusciva a capire se era in preda ad un unico ed intenso orgasmo, oppure se stava venendo più volte, perché sentiva le contrazioni massaggiargli il cazzo e soprattutto sentiva gli umori che grondavano senza sosta. Anche se sovrastato dalla bellezza giunonica ...
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