1. Vacanza in Umbria


    Data: 18/03/2023, Categorie: Etero Autore: Francesco, Fonte: RaccontiMilu

    ... raggiunse. Dentro la sua testa si stava maledicendo, perché sapeva benissimo che quella ragazza era una piantagrane. Però era una piantagrane con le tette molto grandi, e quindi riusciva a trovare argomentazioni molto convincenti.
    
    “Luisa, sei mai stata in moto?” Chiese Marco mentre le porgeva il casco.
    
    “No, ma sarà divertente!”
    
    “Ok, però stai attenta. Reggiti forte a me, segui i miei movimenti senza paura. Se hai la sensazione di cadere chiudi gli occhi e fidati di me, mi raccomando non fare movimenti bruschi…”
    
    “Agli ordini!” Disse con un sorriso la ragazza, e Marco fu certo di aver parlato al vento.
    
    “Ok…vediamo di fare presto, perché mi sembra di scorgere delle nuvole scure, non vorrei beccare un temporale estivo per la strada.”
    
    Marco salì, accese la moto e fece salire Luisa. Lei lo abbracciò subito e Marco non potè fare a meno di avere un’erezione: quei seni appoggiati alla sua schiena erano veramente sodi, ed il contatto attraverso la poca stoffa delle magliette sembrava quasi in grado di fargli sentire i capezzoli. Parti in maniera un pò brusca, e Luisa lo strinse forte; prese la strada per il paese a bassa andatura, per vie delle numerose buche. Dopo qualche chilometro, poco prima dell’asfalto, Luisa disse:
    
    “Da quello che avevi detto mi ero preoccupata, ma non mi sembra così difficile andare in moto!”
    
    “Mi fa piacere, però adesso tieniti salda perché inizia la strada normale.”
    
    Giusto qualche metro per pulire le gomme dalla terra, e Marco ...
    ... aprì il gas ed impostò un paio di curve piegando leggermente; come si immaginava, la ragazza perse la sua baldanza, si avvinghiò come un koala iniziando ad urlare. Marco si divertì un pò fino al paese, poi una volta arrivati rallentò per chiederle dove erano diretti. Luisa fece un pò la scontrosa, dicendogli che doveva andare alle poste, ma ci voleva arrivare viva. Indicò la strada a Marco e ci volle meno di cinque minuti.
    
    “Ti aspetto qui, mi fumo una sigaretta.”
    
    “Ok, spero di non metterci molto.”
    
    Marco la maledì più volte, soprattutto quando dopo 3 quarti d’ora era sempre lì ad aspettare; era infastidito per il tempo buttato via e preoccupato perché oramai quei nuvoloni neri erano sopra di loro, sempre più minacciosi. Dopo qualche minuto uscì Luisa.
    
    “Scusami, ma c’era tantissima gente ed io dovevo assolutamente pagare una bolletta entro oggi! Grazie per avermi aspettato così tanto!”
    
    Marco non le rispose nemmeno, ma le fece notare il tempo. “Speriamo almeno di non prendere l’acqua.”
    
    Le ultime parole famose; iniziò una leggera pioggerellina, che sicuramente anticipava un temporale con i fiocchi. Marco mise in moto, Luisa si appoggiò a lui e partirono. La strada diventò presto scivolosa, ma la situazione peggiorò una volta fuori dal centro abitato: la moto di Marco non poteva certo andare a velocità sostenuta su una strada sterrata ed ormai la pioggia era aumentata, rendendo entrambi completamente zuppi.
    
    “Marco, lo vedi quel grosso salice? Fermati lì sotto, ...
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