1. Mi scopo mia figlia G. (parte II)


    Data: 18/03/2023, Categorie: Incesti Autore: Rosco_p, Fonte: EroticiRacconti

    ... bracciolo della poltrona, era intento ad accarezzare Giulia. Prima sulle cosce lisce e snelle che percorse su e giù più volte, poi sul ventre che prese a massaggiarle con fare languido per poi infilarle le dita sotto la canottiera e con movimenti lenti e studiati dedicarsi alle tette, palpeggiandole e stuzzicandole i capezzoli.
    
    Giulia, seppur mezza addormentata e stordita dal fumo e dall'alcol, iniziò a mugolare ed a muoversi seguendo i movimenti dettati dalla mano del compagno. Mostrando così di apprezzare l'intraprendenza di quelle dita. Era chiaro che non si rendesse più conto del fatto che suo padre si trovasse là e che potesse vedere e sentire tutto.
    
    La situazione era del tutto surreale, con me che fissavo imbambolato loro due che amoreggiavano. Fissavo mia figlia palpata e frugata nell'intimità dal suo ragazzo e quando ogni tanto incrociavo gli occhi di Andrea e la sua espressione, notavo la sua eccitazione e la sua soddisfazione nel farmi capire che percepiva il mio imbarazzo. Percepiva la mia inspiegabile incapacità di darmi una scrollata e guadagnare l'uscita da quell'appartamento, ma percepiva anche la mia eccitazione. Capiva, attraverso il mio respiro sempre più affannato e i miei occhi fissati su di loro, quanto fossi catturato da quella sequenza. E mia figlia, che restava sempre intontita, continuava a godere e a muoversi scossa dai fremiti di piacere che lui le dava.
    
    Andrea si ...
    ... lasciò prendere dalla situazione che lui stesso stava creando, e resosi conto del mio profondo sconcerto e confusione decise (e non capirò mai cosa gli prese in quel momento) di spogliare Giulia davanti a me!
    
    Le sollevò la canottiera arrotolandogliela sotto le ascelle; mettendo sfacciatamente a nudo le bianche e graziose tette di mia figlia, che prese subito a palparle facendo risaltare la loro morbidezza. Le pizzicò i capezzoli duri e si chinò per leccarglieli e giocarci con la punta della lingua. Poi alzò lo sguardo, sbirciando con un ghigno malizioso verso di me che assistevo alla scena, con la bocca completamente asciutta e impastata dall'acre sapore del fumo.
    
    Andrea le sbottonò l'apertura degli short, le infilò tre dita sotto le mutande e vidi il tessuto muoversi per via dei suoi tocchi nella fica ancora nascosta. In quegli attimi pazzeschi mi scorsero davanti diverse immagini di mia figlia: la Giulia bambina che trottolava nuda per casa frignando per non voler fare il bagno; il frugoletto di cinque anni che mi divertivo a coccolare mentre mi deliziavo a sentirne il profumo di pulito e fresco della pelle; poi la Giulia che cresceva sempre più bella, sempre più la cocca e la principessa di papà e sempre più da tenere d'occhio perché le gambe che si allungavano, i seni che prendevano vigore e le forme del corpo che si sviluppavano iniziavano ad attirare l'interesse dei maschi.
    
    Continua....... 
«1234»