1. Mi scopo mia figlia G. (parte II)


    Data: 18/03/2023, Categorie: Incesti Autore: Rosco_p, Fonte: EroticiRacconti

    ... termine, e a cui non mancavano le battute di spirito e il sarcasmo. Un ragazzo insomma affabile e alla mano, e la cosa soddisfò entrambi.
    
    Comunque, l'ultimo giorno di lavoro io e Andrea lo dedicammo a piccole rifiniture, roba di viti, chiodi, bulloncini e pinze e cavi e cavetti da sistemare in giro, e per farlo non ritenemmo necessario l'aiuto delle donne. Quindi Laura restò a casa a preparare per il ritorno di Miriam, la nostra secondogenita di 19 anni che rientrava da una gita con la classe del liceo scientifico che frequentava a Modena; mentre Giulia sbrigò diverse faccende tra l'università, il commercialista e la spesa. Faccende che la tennero fuori casa fino al tardo pomeriggio, e così io e Andrea ne approfittammo per concederci più libertà nel chiacchierare tra una girata di bulloni e un passaggio di cavi e una rinfrescata di gola a sorsi di birra.
    
    Ci ritrovammo così a parlare anche di donne (dopotutto, per quanto seri e con la testa sulle spalle, eravamo pur sempre due maschi e ci fu naturale concedersi qualche battuta sull'argomento) e di Calcio e Motori, ma fu sull'argomento 'donne' che ci lasciammo un po' andare. La frequentazione intensa di quei giorni per via del trasloco aveva allentato quell'imbarazzo e quella rigidità che può esserci tra 'suocero' e 'genero' (anche se non ancora effettivi) e questo ci portò così a scambiare qualche impressione su questo o quel tipo di donna e a liberare qualche fantasiola.
    
    Quando Giulia rientrò io e il suo Andrea ...
    ... liquidammo quei discorsetti da niente con una risata e lei si compiacque nel vederci andare tanto d'accordo. Rientrò con due buste della spesa, e visto che i lavoretti non erano del tutto completati, anche se mancava solo qualche dettaglio, decise (senza accettare dinieghi) che mi sarei fermato lì per cena. Poi posò le buste sul bancone che faceva da divisorio tra cucina e salotto, si liberò del borsone col pc che portava a tracolla e disse che andava a cambiarsi.
    
    L'appartamento era a due piani e scese dopo pochi minuti. Si era tolta l'elegante tailleur scuro per concedersi una comodissima tenuta da casa: una canottiera blu e degli short sfrangiati estremamente corti e stretti al punto che, notai, le mettevano in risalto il sottochiappa morbido. Lo notò anche Andrea che dopo aver fissato quel particolare mi guardò sorridente, come se cercasse un'intesa con me, ma io lesto volsi lo sguardo verso le ultime viti da inserire nei ripiani a muro del salotto.
    
    Dopo una decina di minuti Giulia ci chiamò per farci mettere a tavola e consumare la semplice ma gustosa cenetta che aveva preparato al volo. Spiluccammo allegramente diversi antipasti (che in pratica fecero da cena effettiva) accompagnandoli con tante battute e innaffiandole con altra birra fresca, che si aggiunse al paio di lattine bevute a testa durante il giorno, e l'atmosfera si fece ancor più leggera e scollacciata tanto che ad un certo punto cominciò a girare sul tavolo una canna.
    
    Sinceramente non sentii se i ragazzi ...