1. Mi scopo mia figlia G. (parte II)


    Data: 18/03/2023, Categorie: Incesti Autore: Rosco_p, Fonte: EroticiRacconti

    Giulia spuntò dalla sua camera con la borsa a tracolla e, frettolosa come sempre, diede un bacio a sua madre poi uno a me che, mentre le offrivo la guancia fresca di rasatura al gel, le chiedevo perché non si fermasse neanche quella mattina a fare colazione con noi.
    
    Afferrando e mettendosi tra i denti bianchissimi e smaltati una fetta biscottata biascicò che doveva seguire un corso all'università ed era già in ritardo. Mia moglie Laura ancora in vestaglia e senza voltarsi dal lavello dove armeggiava con le stoviglie, le chiese se ci sarebbe stata almeno a pranzo e lei rispose che avrebbe mangiato un'insalata al McDonald's con Andrea.
    
    Quando Giulia si sporse per baciare la madre l'occhio mi cadde sulla sua gamba lunga, liscia e tornita, velata da un collant scuro; scese al bel polpaccio che usciva da uno stivaletto di camoscio e poi risalì fino al bordo della gonna, che, notai, si era appena sollevata mostrandomi il dietro della coscia. Non era il suo un abbigliamento disinibito ed equivoco, mia figlia era una ragazza elegante ed estremamente seria; era però anche bellissima e con un fisico perfetto nelle sue forme non esagerate e meravigliosamente armonizzate fra loro. Era quindi naturale che, anche con un indosso una normale gonna di velluto, potesse suscitare pensieri arditi e impudichi in chiunque incrociasse il suo cammino, e ad un padre fa un effetto non piacevole l'idea che la propria principessina popoli le lascive fantasie di chissà quanti ...
    ... sconosciuti.
    
    Dopo che mi diede il bacio la salutai ricordandole che lei era appunto la mia principessa e Giulia sorrise, incalzai dicendole che il "suo" Andrea doveva tenerlo bene a mente, e il suo sorriso divenne una squillante risata che sentii scemare mentre si allontanava verso il portone.
    
    Quando restammo soli scambiai qualche parola con mia moglie su Andrea che, dopo i vari e classici flirt amorosi da adolescenti e le storie succedutesi per alcuni anni, pareva che fosse per nostra figlia il primo legame serio, e convenimmo che fosse un bravo ragazzo. Stavano insieme da circa tre mesi ma a me e alla madre era già un anno che lo nominava quando raccontava dei suoi amici.
    
    Passarono altri sei mesi ed il legame tra mia figlia ed il suo ragazzo andò avanti in piena armonia e con grande soddisfazione per entrambi i giovani. Un po' meno -lo confesso- per noi genitori che dovemmo poi accettare la loro decisione di andare a convivere in un appartamentino preso in affitto a qualche km da casa nostra. Giulia aveva comunque 28 anni ed era più che giusto che prendesse la sua strada che, inevitabilmente, la portava fuori dal nido familiare.
    
    Aiutammo la coppietta nel trasloco che ci impegnò per una buona settimana e questo servì per dare a me e a Laura la possibilità di conoscere in maniera ancor più stretta Andrea che confermò la nostra impressione sul fatto di essere un bravo ragazzo. Notai che era un tipo a cui piaceva divertirsi ma senza esagerare, e comunque nel senso più positivo del ...
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