Non è un paese per giovani… cap. 5
Data: 14/03/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Pulcia, Fonte: Annunci69
... lo sguardo verso di lui nuovamente e riprendo a muovermi molto lentamente mentre non stacco gli occhi dal Sindaco, ancora con la cornetta in mano, pietrificato.
Sono una vera Troia, mio Dio, sento la mia fighetta contrarsi ai miei pensieri, sono un lago, probabilmente, se guardassi il pavimento, vi troverei gocce dei miei umori.
Ma non voglio distogliere lo sguardo, mentre continuo a muovermi lentamente avanti e indietro, succhiando dolcemente quel bel pezzo di carne.
DRIIIIIIIIIIIIIIIN
Il campanello, il dottore!
Con un movimento fluido sposto indietro la testa, facendo uscire il cazzo di Luigi dalla mia bocca ma richiudendo e succhiando tutto quello che potevo con le labbra, in modo da assaporare tutto il suo sapore in attesa del suo seme.
Mi alzo in punta di piedi stringendo il cazzo di Luigi con la destra, gli do un bacino sulle labbra socchiuse. “Vado io ad aprire!” Dico allegramente incamminandomi nuda verso il corridoio lasciando il Sindaco ancora affianco al tavolinetto del telefono con la cornetta in mano e il cazzo duro fuori dalla patta.
Mentre percorro il corridoio quasi “volo”. La chiacchierata con Luigi mi ha definitivamente “illuminata” per non dire altro.
Sento l’eccitazione crescere ancora, liberata da ogni possibile pudore, da ogni possibile remora, la nuova Bea segue solamente l’istinto “animale” che si è risvegliato in lei, e negli abitanti del suo nuovo paese.
Quando mi fermo davanti al portoncino di ferro quasi ansimo ...
... d’anticipazione. Appoggio la mano sulla fredda maniglia, in completo contrasto con il fuoco che avevo fra le cosce.
Spalanco il portoncino, affacciandomi sulla strada del paese a metà pomeriggio, completamente nuda.
Ottavio si staglia davanti a me e la sua espressione è indimenticabile, un misto fra shock e desiderio.
La mia audacia mi eccita e la sua espressione mi fomenta ancora di più. Credo di aver perso il controllo delle mie azioni e non me ne importa assolutamente nulla.
“Ben arrivato Ottavio! Ti stavamo aspettando” lo accolgo sorridendo e, come con Luigi pochi secondi fa, mi alzo in punta dei piedi e gli do un bacino sulle labbra.
Se possibile il dottore è ancora più impietrito di prima, ma non posso fare a meno di notare il vistoso bozzo nei suoi pantaloni.
“Andiamo in soggiorno?” Gli chiedo e, con un movimento fluido, quasi una mezza piroette, mi giro e mi incammino lungo il corridoio sculettando. Ottavio mi segue da vicino, quasi ipnotizzato.
Stiamo per arrivare all’entrata del soggiorno ma mi fermo di scatto. Ottavio si ferma leggermente in ritardo avvicinandosi a me.
Faccio un passo indietro senza girarmi ma voltando leggermente il viso. Con la mano sinistra raggiungo il suo inguine e gli stringo il cazzo attraverso i pantaloni.
“Già presa la pastiglia magica!” Sussurro con voce carica di eccitazione.
“Si” sussulta Ottavio ancora un po’ sorpreso dal mio comportamento ma sento chiaramente sussultare il suo membro tra la mia mano.
“Mmmmmmmm” ...