1. Cuckold 12Cap


    Data: 12/03/2023, Categorie: Etero Autore: Pensionato, Fonte: EroticiRacconti

    ... fecero del tenero corpo di mia moglie: entravano ed uscivano da quella carne rosata, mentre altri la obbligavano a succhiare il membro. Era un osceno girotondo: culo, fica, bocca e così via.
    
    Il corpo di Francesca era scosso da fremiti continui, risplendeva sudato alla luce del faro, indifeso ed offerto dalle ingiurie di sei uomini, che gridavano oscenità mentre la violavano all'unisono.
    
    Il tutto durò per circa un'ora; Francesca aveva il volto trasfigurato da orgasmi multipli, i capelli si erano sciolti e formavano una corona intorno alla sua testa che si agitava sul materasso, era congestionata, bagnata dalla sua saliva che le colava lungo il collo in mezzo ai seni, nei pantaloni sentivo il pene che premeva quasi volesse uscire per trovare la sua soddisfazione: soddisfazione che, invece, cominciarono ad avere gli energumeni che a turno ricoprirono di sperma ogni centimetro di pelle di Francesca, dal viso fino al pube, mentre lei era impossibilitata a qualsiasi azione essendo ancora legata nella posizione che la faceva sembrare una tartaruga rovesciata sul suo guscio, ma non pareva disdegnare il trattamento che stava ricevendo: ma non era finita!
    
    Gli uomini stavano rinfoderando i loro arnesi, oramai soddisfatti, Zara, che aveva assistito defilata a tutto lo spettacolo si avvicinò a Francesca, che, dalla sua posizione di inferiorità, la guardava non sottomessa, anzi mi parve vedere uno sguardo di sfida che sembrava dire:”Ho soddisfatto tutti i tuoi uomini, tu che ...
    ... vuoi?”
    
    Quasi a dimostrare di aver colto la muta domanda Zara le disse sorridendo malignamente:
    
    “Ti pare che possiamo lasciarti così sporca? Sono addetta alle pulizie!”
    
    Gli uomini risero rumorosamente e si disposero a semicerchio, lasciandomi libero lo spazio per vedere quello che succedeva fra le due donne: Zara si mise a gambe larghe sopra il viso di Francesca, si alzò l'ampia gonna e si accucciò, come fanno le donne quando vogliono liberarsi la vescica; la sua lunga donna mi impedì la visione completa, ma di lì a poco vidi rivoli di bagnato che le uscivano da sotto la gonna, scorrevano lungo il corpo di Francesca, le lambivano il sesso e l'ano per formare poi una pozza fra i glutei; anche al lato di dove doveva essere il viso si formarono pozzette di liquido giallo.
    
    Alla fine si alzò, mostrando la povera Francesca boccheggiante alla ricerca di aria, con il viso fradicio dello stesso liquido, la baciò, le sciolse le legature, lasciò poco lontano il coltello e la mia pistola:
    
    “Ora, cara, aspetta che ce ne andiamo, poi slega il tuo ganzo, che si sarà sicuramente divertito, e se sarà destino, ci rincontreremo.”
    
    Per la verità Francesca rimase abbandonata sul materasso per riprendere fiato e sgranchire i muscoli rimasti in posizione innaturale per molto tempo, poi lentamente si alzò, raccolse il coltello venne verso di me, mi liberò e mi abbracciò: emanava un odore nauseabondo, un misto di sperma, urina e sudore, ma la baciai:
    
    “Sei stata magnifica, amore! Mi sono ...