1. 02 Mi fotto la commessa


    Data: 12/03/2023, Categorie: Incesti Autore: John Gallo, Fonte: EroticiRacconti

    ... molto caldo”.
    
    Sale. Quando si china a poggiare la spesa la gonna si alza così tanto che vedo una specie di micro perizoma che nasconde poco e nulla. Così noto che la signora si rasa la patata perché di peli non ne vedo.
    
    A me una che se la rasa sa già un po’ di troia.
    
    Qualcosa sotto mi si smuove. Quasi quasi ci proverei.
    
    Magari potrei trovare una scusa per andare a casa sua e poi da cosa nasce cosa.
    
    Si siede, partiamo. Li accanto a me con la gonna abbastanza sollevata vedo davvero tutto quello splendore di gambe così vicino che ad ogni cambiata di marcia è una tentazione provare a sfiorarla. “Dove devo girare?” chiedo.
    
    “Per ora vai dritto” sorride lei con quei denti sporgenti e un po’ storti. Parliamoci chiaro non è una bellezza di faccia ma in fondo poco importa.
    
    Continuo dritto e la strada pare allontanarsi dal centro abitato “È ancora molto lontana casa sua?”.
    
    “L’abbiamo già passata” sorride lei.
    
    D’impulso freno ma lei mi tranquillizza mettendomi una mano sulla gamba “Tranquillo. Avevo solo voglia di farmi un giro. Ti spiace”.
    
    “Non mi spiace affatto” dico mentre sento la sua mano sempre più vicina al pacco.
    
    Me lo sfiora “Accidenti ma è tutta roba tua” esclama strabuzzando gli occhi.
    
    “Già…”.
    
    “Ummm…”.
    
    “Vuole vederlo?”.
    
    “Posso?” chiede pro forma visto che sta già armeggiando sulla cerniera.
    
    La trave salta fuori.
    
    Sgrana gli occhi “Mamma mia ma è una gamba questa!”.
    
    Eccitata si china sotto al cruscotto lo afferra con una ...
    ... mano, lo sega un po’ e se lo porta alla bocca.
    
    Inizia a spompinare e si sente subito che è pratica di queste cose.
    
    Una pompa da paura con sborrata finale e ingoio mentre ci allontaniamo sempre più dalla città.
    
    Fatico a tenere la macchina in strada, la velocità si riduce sempre di più mentre le godo in bocca come un porco.
    
    Decido di ficcare la macchina in un anfratto prima di andare a far danni.
    
    Spengo il motore, mi fermo appena in tempo per venirle in bocca con tutta la mia voglia.
    
    Lei prova a bere tutto ma mi esce così tanta roba che quasi la soffoca. Lo sperma le cola sul viso, sul collo, sul vestito.
    
    Continua a su chiare e bere tipo idrovora e quando alza la testa sembra sudata e stravolta.
    
    “Mamma mia cosa ne avevi in quei coglioni… due litri”.
    
    “Fa dei pompini fantastici Signora”.
    
    “Non credi sia ora di darci del tu” sorride lei mentre prova a ripulirsi con un fazzoletto.
    
    Sorrido.
    
    Lei mi fissa il cazzo “Ma è ancora durissimo?”.
    
    “Non basta uno schizzo ad ammosciarlo. Non con una pompa comunque”.
    
    Sgrana gli occhi “A porcellone e che vorresti fare?”.
    
    Le accarezzo una gamba, la mano sale e le sfiora l’inguine. “Hai tutta la patata umida. Non dirmi che non ti va Betta”.
    
    “Nessuno mi chiama Betta”.
    
    “Ti da fastidio?”.
    
    “No. Anzi. Mi piace molto” sorride mentre il mio dito le sta masturbando piano piano il buchino bagnato.
    
    A sorpresa spalanca la porta e scende. Io la seguo senza esitare incurante di avere l’uccello al vento.
    
    Si ...