Io e Andrea (capitolo uno)
Data: 08/03/2023,
Categorie:
Trans
Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti
... mano e accostandosi mi porse la bocca. Era come una calamita con una sbarra di ferro. Mi lasciai sciogliere da quel miracolo accarezzando quel corpo minuscolo caldo e abbronzato che mi veniva offerto al di sopra di ogni aspettativa, le mani non arrivarono mai al monte di Venere!
La mia dea raccolti i capelli con un elastico, si impossessò della mazza che pulsava indolente già fuori dal costume da bagno e la brandiva segando e leccando l’asta, succhiando e baciando la cappella con una dedizione che mi procurava brividi di piacere. Il suo sguardo cercava il mio dopo ogni tentativo di affondarselo in gola. Quegli occhi inondati di lacrime da godimento mi scuotevano dall’estasi attirandola ancora in piedi per baciarle la bocca che aveva il sapore della mia carne. Mi chiamo Andrea, dimmi cosa ti piacerebbe. Fai quello che vuoi risposi, solo vederti è per me un premio. Ero in estasi, incapace di qualsiasi reazione. Perso in quella parentesi che non sapevo come si fosse aperta e non avrei mai voluto chiudere.
Andrea continuava alternando le sue attenzioni tra la mia bocca ed il cazzo ed io riuscivo solo a rubarle qualche bacio sul collo, sui capezzoli che coronavano i piccoli seni gustando l’aroma ed il profumo di quella creatura che pareva divina. Ti ho visto quando sei entrato in cerca di un cespuglio mi confessò ed ho atteso che tornassi nella speranza che non cedessi alla tentazione dei battoni nella radura, e rideva tornando alle cure del mio arnese che gradiva con ...
... un’erezione pazzesca. Loro non meritano tanta meraviglia e rideva alzando lo sguardo con quei grandi occhi neri. Non me la sentivo ancora di confessarle quanto l’avevo desiderata guardandola in spiaggia, era troppo bello averla li.
Aveva lasciato il foulard e indossava solo il minuscolo triangolino. Voglio almeno accarezzarti e baciare anch’io la tua grazia esordii, ma non mollò la presa chiedendomi di venire. Il servizio che mi dedicava era incredibile per intensità e perfezione di stimoli e abbassando gli occhi mentre le . stavo anticipando il sopraggiungere dell’orgasmo incipiente, notai che dal minuscolo triangolino di tessuto, usciva un cazzo dalle discrete dimensioni che Andrea segava velocemente. La cosa non influenzò minimamente il sentimento nei suoi confronti e quando le annunciai che stavo sborrando, accolse tutto ingoiandone ogni goccia ed estraendo il cazzo ancora turgido ma privo anche dell’ultimo residuo di sperma in uretra, tanto lo aveva succhiato,
Io ho sborrato con te confessò mostrandomi la mano bagnata delle ultime gocce. Spero non ti abbia dato fastidio scoprire come sono. La rassicurai, veramente non faceva alcuna differenza per me e continuai a baciarla finché non mi disse di dover scappare per prendere il mezzo pubblico e tornare a casa. Devo rivederti le confessai, il fatto di perderla mi inquietava. Era perplessa. Le chiesi se c’erano impedimenti, ma disse di essere libera. Il tempo stringeva! Le proposi di annotarsi il mio numero di telefono e ...