Io e Andrea (capitolo uno)
Data: 08/03/2023,
Categorie:
Trans
Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti
... sua moglie non avesse avuto altre cose da fare. Vedrai, continuò, l’acqua è straordinariamente cristallina e la sabbia bianca. Era riuscito a stimolare la mia curiosità. A mezz’ora di bicicletta dalla solita spiaggia sempre affollata c’era da sempre un posto che avrebbe potuto appartenere ad un'altra area geografica, dove, valore aggiunto, si sarebbe potuto prendere il sole nudi! Era veramente un paradiso.
Sorridendo in automatico, diedi il mio consenso per la frequentazione pomeridiana. A casa Enrico si confrontò con la moglie e alle quattordici e trenta, armati di ombrellone e teli da spiaggia, eravamo in cammino attraverso la pineta per raggiungere paradise beach. La strada principale venne ben presto abbandonata percorrendo sentieri stretti per un tratto paralleli ed infine attraverso una serie di piccoli viottoli sabbiosi, ci trovammo di fronte ad una cartolina degna dei tropici. Pochissima gente, silenzio assoluto, sabbia bianca ed acqua trasparente. Non resistetti alla tentazione di bagnarmi subito almeno i piedi.
Enrico mi esortò a camminare fino all’estremo lembo della spiaggia ed arrivati al punto dove piantammo l’ombrellone, mi spiegò, mentre ci mettevamo nudi, che in linea di massima c’era una suddivisione degli spazi per cui le famiglie si posizionavano nella parte destra (dove eravamo noi adesso), la parte centrale era riservata alle coppie scambiste mentre la punta estrema della sinistra era riservata ai single di qualsiasi genere fossero. Se vuoi ...
... facciamo un giro mi sussurrò Enrico all’orecchio. Sua moglie parve sentirlo e di rimando protestò verso la curiosità del marito che a suo avviso risultava morbosa ogni volta che poteva farsi un giro sul bagnasciuga a vedere il campionario della merce esposta sulla spiaggia.
Enrico sorrise e dando della moralista alla donna, fece cenno di precedermi nella passeggiata per illustrarmi il posto. Lo raggiunsi e camminando con l’acqua fino alle caviglie, godendone la trasparenza ed il riverbero di luce accresciuto dalle granelle bianche della sabbia, ci portammo verso il centro. Noi eravamo entrati un po’ dopo quindi non avevamo visto la parte più larga della spiaggia e da li non vedevamo ancora l’altro estremo. Facendo finta di non guardare con intenzione, Enrico mi fece notare un paio di coppie interessanti fra le cinque presenti. Tutta gente sui quaranta ma molto ben portati e accuratamente preparati, sembravano vere e proprie esibizioni, impossibile non accorgersene, comunque molto gradevoli.
Dai particolari che l’amico mi raccontava, capii che le sue frequentazioni alla spiaggia avevano sicuramente dato frutti anche nel doposole. Non glielo feci notare e lasciai che continuasse. Arrivammo alla posizione dei single e in questo tratto, in spiaggia crescevano cespugli di tamerici alla cui ombra si trovavano distesi prevalentemente giovani uomini seduti, apparentemente impegnati a leggere. Un paio di giovani ragazze distanziate di qualche metro, prendevano il sole meravigliosamente ...