1. La bufera di neve


    Data: 07/03/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: igor78, Fonte: EroticiRacconti

    Eravamo ancora in settembre e fino al giorno prima il sole splendeva ancora, anche se l'aria di alta montagna era già fresca. La sera prima del nostro ultimo giorno decidemmo con mia moglie che ci saremmo svegliati di prima mattina, avremmo fatto colazione e i bagagli, checkout, caricata l'auto e poi saremmo saliti in quota per un'ultima camminata con nostro figlio. E così facemmo, incautamente, senza aver buttato un occhio alle previsioni meteo e nonostante il cielo fosse già coperto di nubi di prima mattina.
    
    Arrivati ormai quasi a 3/4 della salita la temperatura si abbassò ulteriormente e iniziarono i primi fiocchi di neve. Proposi di tornare subito a valle, ma il bambino era stanco e mia moglie era già in quello stato in cui, agitata, straparla e non ragiona e propose di continuare fino in cima dove ci saremmo potuti rifocillare e scaldare al rifugio in attesa che smettesse, che tanto era settembre e le previsioni dei giorni scorsi non davano neve. Quale errore!
    
    Quando arrivammo al rifugio ormai la neve cadeva copiosa e aveva già attaccato facilmente. Immaginate lo sconforto quando realizzammo che il rifugio era chiuso per fine stagione dal giorno prima! Per fortuna da lì saremmo potuti scendere più facilmente lungo la strada carrabile, cosa che iniziammo a fare nonostante mio figlio piagnucolasse di non farcela più. Così ci alternammo io e mia moglie a prenderlo in braccio, camminando sempre più a fatica mentre la neve saliva, il vento sferzava e non si vedeva ...
    ... quasi più nulla.
    
    Dopo un'altra mezz'ora buona di cammino intravediamo fra la bufera una casetta abbastanza piccola, di pietra, ma chiaramente abitata visto il fumo che usciva dal caminetto. Senza indugi bussiamo alla porta in cerca di rifugio. Poco dopo la porta si spalanca e ci si para davanti un omone barbuto, dal fisico corpulento, vestito con un paio di jeans che hanno visto tempi migliori e una pesante camicia di flanella a scacchi, dal cui collo esce una folta peluria nera. Lo avevamo già intravisto gli anni precedenti su al rifugio, dove si fermava a pranzo e parlava con il gestore.
    
    Mia moglie attaccò subito con il suo solito cipiglio aggressivo: "grazie al cielo, fortuna che c'è lei, stiamo congelando e non ce la faremmo mai a tornare a valle a piedi. Un passaggio, per favore". L'omone la squadra senza alcun cenno di espressione facciale, poi si scosta per farci entrare: "toglietevi le scarpe entrando, non possiedo nessuna auto e se provate a scendere vi troveranno assiderati i lupi". "Ma cosa dice, così spaventa il bambino!" dice indispetta mia moglie, al quale quello risponde serafico "Così capisce che deve temere genitori idioti!" Mentre mia moglie resta sbigottita a bocca aperta, non riesco a trattenere la mia risata, alla quale si unisce subito mio figlio e che suscita nell'omone un cenno di sorriso.
    
    Passammo tutto il pomeriggio nella stanza della casetta dove eravamo entrati, che faceva da cucina e aveva un tavolo e un bel divano. L'omone si rivelò esser il ...
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